Fiat dice addio al mercato: il 13 ottobre FCA debutta a Wall Street e Piazza Affari
Venerdì sarà l’ultimo giorno di contrattazioni del titolo Fiat. Domenica 12 ottobre nascerà ufficialmente la FCA che da lunedì verrà quotata a Wall Street e sul mercato telematico di Milano.
Dopo 111 anni, il titolo Fiat non sarà più quotato: oltre alla seduta, la campanella di venerdì chiuderà le contrattazioni del vecchio titolo. A darne l’annuncio ufficiale una nota diffusa dal gruppo “Tutte le condizioni che permettono la fusione di Fiat Spa in Fiat Investment con nascita di Fiat Chrysler Automobiles si sono avverate: l'effetto è dal 12 ottobre. Le azioni FCA saranno quotate a New York e a Milano dal 13 ottobre”. Il 10 ottobre sarà quindi l’ultimo giorno di quotazione del titolo Fiat sul mercato telematico di Milano, sull’Euronext France e alla Deutsche Borse. “Il termine previsto dalle legge italiana per l'opposizione dei creditori” aggiunge la nota “è scaduto il 4 ottobre e non sono state proposte opposizioni”. Il 6 ottobre il New York Stock Exchange (NYSE) ha comunicato di aver approvato la quotazione delle azioni ordinarie di FCA, subordinatamente alla loro emissione al momento dell’efficacia della fusione. Sempre lo stesso giorno anche la Borsa Italiana S.p.A. ha approvato la quotazione sul Mercato Telematico Azionario, subordinatamente all’autorizzazione da parte di Consob della pubblicazione del relativo documento di equivalenza.
Da lunedì a Wall Street e Piazza Affari Domenica 12 ottobre nascerà ufficialmente la FCA, società di diritto olandese con sede fiscale in Gran Bretagna che sostituirà la Fiat. Il giorno dopo, il 13 ottobre, il titolo FCA verrà quotato a Wall Street e sul mercato telematico di Milano. Il passaggio segnerà un momento di importanza storica: la Fiat non sarà più un’azienda italiana e cesserà di esistere mentre l’azionista di maggioranza, la Exor, rimarrà italiana. La sede della finanziaria degli Agnelli è stata trasferita dalla sua sede di corso Matteotti agli uffici del Lingotto e sempre a Torino resterà la sede delle attività europee. Si completerà così, il disegno strategico che Gianni Agnelli aveva annunciato nel 1999, quando quindici anni fa, in occasione della festa del centenario della Fiat diceva: “Siamo ancora troppo italiani, siamo un gruppo semi internazionale”. Nelle prossime settimane il cda della FCA si riunirà per la prima volta a Londra: sul tavolo, l’approvazione dei conti del terzo trimestre 2014 e l’eventuale ricapitalizzazione del bilancio su cui grava un debito netto di 10 miliardi di euro, un’operazione che secondo Marchionne non sarebbe indispensabile, dal momento che tra diciotto mesi il gruppo dovrebbe iniziare a produrre cassa tanto da finanziare gli investimenti previsti dal piano quinquennale.