Fiat: dietro alla proposta di Cimino per comprare Termini Imerese ci sarebbero gli indiani di Reva
Appena annunciato lo sciopero indetto a Termini Imerese, arrivano novità sul possibile acquisto dello stabilimento da parte dell'imprenditore siciliano Cimino.
Secondo il giornale, accanto al fondo di private equity Cape Natixis guidato da Cimino ci sarebbero gli indiani di Reva, costruttore di piccole auto elettriche. Sicuramente questa collaborazione porterebbe capitali ma know-how necessario per la realizzazione di vetture "zero-emission". Oltretutto si renderebbe più internazionale il progetto garantendo maggiore sicurezza a tutti i dipendenti dello stabilimento (guardando nel passato, il caso Eolo -vettura addirittura promossa da Beppe Grillo- si capisce come il mondo delle vetture ecologiche sia pieno di truffatori pronti solo a racimolare sovvenzioni statali ed europee).
Se si considerano le dichiarazioni di Cimino sulla volontà di aumentare addirittura l'occupazione nello stabilimento (ipotesi attualmente difficile da spiegare) si intuisce la grande dimensione del progetto. Attualmente non ci sono fonti certe sulla vicenda ma molto rumors sottolineano l'intenzione di Reva di unirsi a Cimino e a Gianni Lettieri, imprenditore intenzionato a portare in Campania una produzione di batterie agli ioni di litio.
Simonluca Pini