Fiat: dopo l’intervento di Marchionne futuro ancora poco chiaro
Si è svolta due giorni fa la conferenza stampa dove il numero uno di Fiat Sergio Marchionne ha svelato i piani per i prossimi anni: in sintesi sono stati annunciati 11 nuovi modelli ed investimenti per 8 miliardi di euro in ricerca e sviluppo. Leggendo queste dichiarazioni il futuro del gruppo sembra abbastanza roseo ma in realtà non è così.
Per arrivare a questi fatidici 11 nuovi modelli, Marchionne ha contato anche restyling e gamma commerciale. Il problema è che i lanci imminenti sono stati tutti rimandati: Lancia Y è slittata al 2011 e sarà venduta dal 2012 (doveva uscire nel 2009) lasciando così la marca di Chivasso in una situazione molto difficile; non si può andare avanti sperando solo su Musa e Delta (sotto al target di vendita),continuando a riproporre l'attuale Y (nel 2010 sarà in vendita da 7 anni senza grossi cambiamenti) e sopratutto senza una vera ammiraglia in listino. Dovrebbe essere presentata la nuova Phedra su base Chrysler Voyager ma ancora non c'è nulla di certo.
Per Alfa la situazione è ancora più drammatica: la gt non avrà continuità lasciando scoperto una quota di mercato molto importante. Questa decisione arriva da Marchionne stesso: le vettura non gli è mai piaciuta (arriva dalla vecchia dirigenza) e non ha mai voluto investire per riproporla al pubblico nonostante le ottime vendite. L'unica speranza per l'ex fabbrica di Arese sono Mito e la nuova Giulietta: l'ammiraglia su base 300c -la futura 159- dovrebbe arrivare tra 2 anni.
Fiat è l'unica con una situazione più tranquilla: la Multipla sarà sostituita dal Dodge Journey rimarchiato, la 500 arriverà anche in America, dovrebbe arrivare una nuova Panda e finalmente i motori multijet bicilindrici. Invece il destino della futura Uno si fa sempre più incerto: attualmente è tutto fermo. Tra i nuovi modelli arriverà anche un restyling della Bravo ma senza versione station wagon lasciando. come ormai troppo spesso accade, spazio alla concorrenza.
Facendo un conto molto semplice si vede come alla fine i modelli realmente nuovi sono veramente pochi: riuscirà anche questa volta Marchionne a portare fuori il gruppone da una brutta situazione o preferirà liberarsi "dei pesi inutili"?
Simonluca Pini