Fiat: gli operai di Pomigliano d’Arco continuano l’occupazione
Il piano Fiat ha sollevato non poche critiche. Dopo la chiusura dello stabilimento di Arese (Mi) e quello annunciato per il 2011 di Termini Imerese (Pa), a Pomigliano d'Arco, pur non parlandosi di chiusura, comunque necessità di reistrutturazione rischiano di mettere alla porta non pochi operai.
Sebbene sia stato recentemente annunciato il futuro dello stabilimento napoletano da Sergio Marchionne, la dirigenza ha deciso di non rinnovare il rapporto lavorativo con alcuni dipendenti aventi il contratto in scadenza tra dicembre 2009 e marzo 2010. Proprio questi, dopo essersi incatenati nei giorni scorsi alla sede del Municipio, hanno deciso di occupare l'aula consiliare di Pomigliano d'Arco.
A dare sostegno agli operai della Fiat è intervenuto il deputato napoletano (precisamente camposanese) Francesco Barbato, dell'IdV. Il deputato ha chimato in causa Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, per sottoporgli la convocazione di un tavolo di confronto con la Fiat sul destino degli operai.
Barbato ha assicurato che "sarò il vostro ultrà nel portare avanti la protesta e sarò al vostro fianco fino a quando non saranno rinnovati i contratti. Lo Stato deve mostrare con atti concreti l'attenzione ai cittadini ed al mondo del lavoro ed io lo incalzerò affinchè questo avvenga". Dietro ogni protesta sociale, soggetti politici.