Fiat in Serbia, forse ci sarà un investimento da parte dal gruppo di Torino
La notizia ovviamente l’ha dato Sergio Marchionne, che dopo aver ripianato le finanze di Chrysler con un piano ben strutturato è pronto ad affacciarsi in Europa, e più precisamente in Serbia. La scelta non è casuale, infatti quest’anno si festeggiano i 130 anni dei rapporti diplomatici tra Italia e Serbia, che culmineranno in un incontro tra il capo del governo italiano Silvio Berlusconi e il capo del governo serbo Boris Tadic.
Non poteva esserci occasione migliore per Sergio Marchionne di stringere e definire meglio i rapporti con il paese balcanico incontrando il capo del governo serbo in una occasione ufficiale. Intanto dalla casa del Lingotto giunge una nata nella quale si legge “desideriamo ringraziare il Presidente Tadic e il suo Governo per il loro supporto continuo e per la disponibilità dimostrata nel consentire alla Fiat di definire i propri piani, che intendiamo annunciare entro la fine del mese prossimo, procedendo rapidamente per stabilire quali piattaforme saranno assegnate allo stabilimento di Kragujevac. Sulla base delle analisi ad oggi effettuate, i veicoli prodotti in Serbia potrebbero essere destinati a numerosi mercati, tra cui Europa Occidentale e Orientale, Russia e Nord America”.
Da quanto si legge i tempi sono maturi per la semina, sperando che le idee si chiariscano anche per quel che riguarda l’Italia.