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Fiat parte la cassa integrazione per 30 mila lavoratori, fermi tutti gli stabilimenti

È iniziata la cassa integrazione per 30 mila operai degli stabilimenti Fiat di Mirafiori, Cassino, Pomigliano d’Arco, Melfi e Sevel. Il piano di Sergio Marchionne è iniziato.
A cura di Eugenio Tinto
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È iniziata, purtroppo, la cassa integrazione per 30 mila lavatori del gruppo Fiat cosi come era stato deciso il 26 gennaio dall’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne. La decisione interessa tutti gli stabilimenti del Lingotto e durerà per ben due settimane.

Il blocco della produzione riguarda gli stabilimenti di Mirafiori, Pomigliano d’Arco, Melfi e Sevel ed è stato deciso in seguito al forte calo degli ordinativi e alla conseguente necessità di adeguare i livelli della produzione alla domanda.

Il segretario provinciale della Fiom di Torino, Giorgio Airaudo, crede che questa decisione sia solo la prima di una lenga serie: “La cig partita oggi per due settimane credo sia solo l’inizio di altre cig che si susseguiranno. In assenza di incentivi in tutta Europa il mercato si contrae e la Fiat ha già detto che adeguerà i volumi al mercato”. E conclude affermando:” Temo che faremo più cassa integrazione quest’anno rispetto all’anno scorso”. Tutto questo ovviamente inciderà sui salari dei lavoratori, perché “per ogni settimana di cig si calcolano 100 euro in meno di salario”.

Il lavoro sul Termini Imerese, intanto, non si arresta, è stato fissao per il 5 marzo il nuovo tavolo di lavoro sul futuro dello stabilimento siciliano, che secondo i piani del Gruppo di Torino dovrebbe cessare la produzione di automobili entro la fine del 2011. Il ministro dello Sviluppo Economico dovrà fare di tutto per far sì che le cose non cambino, magari riuscendo a ottenere un risultato simile a quello avuto dal Governo francese nei riguardi della Renault per la produzione della Clio.

La tensione è alta e la pazienza è poca; si spera però che tutti i lavoratori tornino presto a occupare il loro meritato posto di lavoro.

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