Fiat rompe con i sindacati sul rinnovo del contratto
Niente accordo tra Fiat e le sigle sindacali Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri sul rinnovo del contratto collettivo di gruppo che riguarda l’aumento del salario agli 86 mila dipendenti di Fiat e Cnh Industrial. Secondo l'azienda dovrebbe fermarsi ai 200 mila euro contro 390 mila restanti. In pratica, 15 o 30 euro lordi mensili in più in busta paga per il triennio 2013–2016 sono la questione che per ora impedisce di mettere fine alla discussione. I colloqui vanno avanti dallo scorso novembre ed erano ripresi martedì dopo una pausa che non ha prodotto un riavvicinamento. I sindacati non hanno esplicitato un disaccordo ma non hanno mai utilizzato nemmeno il temuto termine "rottura" perché nella storia del marchio torinese guidato dall’amministratore delegato Sergio Marchionne c’è già un rapporto a dir poco conflittuale con la Fiom. Nel caso questa contrarietà dovesse iniziare a riguardare anche Fim e Uil, la situazione per Sergio Marchionne potrebbe diventare non piacevole perchè riscuoterebbe più credito la Fiom. Il segretario nazionale Fim, Ferdinando Uliano ha dichiarato: "Gli sforzi di mediazione messi in campo ancora oggi non hanno dato buon esito, pertanto la trattativa con l'azienda è interrotta". Come risposta a quanto accaduto i sindacati bloccheranno gli straordinari dalla prossima settimana. La decisione sarà ufficializzata nella riunione delle segreterie lunedì.
Intanto le proteste vanno avanti e i lavoratori sono in fermento a Grugliasco e Pomigliano. Un segnale di peggioramento delle relazioni sindacali era arrivato del resto già ieri con l’annuncio del primo sciopero alla Maserati di Grugliasco con i lavoratori dello stabilimento piemontese che sciopereranno per quattro ore venerdì 13 giugno contro la decisione dell’azienda di consentire ai lavoratori solo due settimane di ferie e non le tre richieste dai sindacati. A Pomigliano d'Arco, invece, una decina di esponenti del Comitato di lotta cassaintegrati e licenziati dello stabilimento Fiat ha messo in scena il "funerale" dell'a.d. Sergio Marchionne.
È stato ufficializzato il destino delle aree dismesse dello stabilimento Fiat di Mirafiori: sarà destinato a diventare presto uno dei più grandi cantieri di Torino in cui sorgerà il nuovo stabilimento della Centrale del Latte e un centro commerciale di Nova Coop.