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‘Foglio rosa’ anche per le auto a guida autonoma

A Singapore una speciale ‘scuola guida’ dove i veicoli senza conducente imparano a prevedere le mosse degli automobilisti.
A cura di Valeria Aiello
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Auto a guida autonoma sempre più sicure e predittive grazie a un ricercatore italiano. Il prof. Alberto Sangiovanni Vincitelli, pioniere nella ricerca sui circuiti integrati e docente di Ingegneria elettrica e Scienze dei Computer all’Università della California, a Berkley, negli Usa, ha sviluppato una speciale “scuola guida” per auto a guida autonoma, dove le vettura senza conducente imparano a prevedere le manovre di automobilisti in carne e ossa. Nella struttura, nata a Singapore, esperti di informatica, elettronica e ingegneri studiano i ‘cervelli' delle auto robot e come gli eventi imprevisti influiscano sul comportamento su strada.

“La ricerca sulle auto a guida autonoma ha subito un forte shock dopo aver fatto registrare le prime vittime di incidenti nei mesi scorsi – spiega il professor Sangiovanni Vincentelli – il punto è che questi veicoli per ora sono capaci di reagire a stimoli precisi e ben codificati, ma non sanno cosa fare se si trovano davanti un'auto guidata da una persona che fa una manovra inconsulta, come un improvviso cambio di corsia non segnalato”.

I dati raccolti nei primi 18 mesi serviranno allo sviluppo di simulazioni delle possibili interazioni uomo-macchina per nei prossimi tre anni permetteranno di riscrivere gli algoritmi delle future auto a guida autonoma. “Per renderle più sicure bisogna prepararle all'imprevedibilità della mente umana, ed è questo che noi di Berkeley stiamo cominciando a fare a Singapore con il programma ‘Create', insieme al Mit di Boston, l'Università tecnica di Monaco, il Politecnico di Zurigo e Cambridge”. Una volta su strada, le auto-robot stravolgeranno il mondo dei trasporti e le abitudini degli automobilisti, assicura Vincitelli. “La macchina non sarà di proprietà ma condivisa, l'assicurazione passerà a carico dei costruttori, calerà l'uso dei mezzi pubblici e non ci sarà più l'incubo del parcheggio in centro, perché l'auto lo troverà da sola”.

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