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Ford Focus – Opel Astra: quale sarà la station wagon preferita dagli italiani ?

Un valido confronto tra le due station wagon preferite negli anni dal pubblico Europeo. Design innovativo, ricchezza di particolari, grande abitabilità interna, tecnologia di bordo e sistemi di sicurezza non mancheranno di creare una sana competizione tra le due nuove versioni presenti nel mercato del 2011.
A cura di Luigi Ruggiero
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station wagon

Prosegue, ad opera della redazione, il valido confronto tra quelle che a nostro modesto parere sembrano essere le migliori vetture in dirittura d'arrivo nel mercato del 2011. Avevamo già parlato di SUV qualche giorno fà, e di citycar tempo prima, questa volta sembra essere arrivato il turno per le station wagon.

Dopo un'attenta analisi, che ci ha visto partecipi della valutazione di diverse auto appartenenti a questo particolare segmento, dai dati emersi sembra essere quasi d'obbligo parlare di Ford Focus ed Opel Astra. Secondo quanto stimato infatti, la prima è stata reginetta dal 2001 al 2010 con ben 303.631 immatricolazioni avvenute in tutto questo lasso di tempo, seguita a non poca distanza, ma di sicura rilevanza rispetto alle altre auto in corsa, dall'Opel Astra con le sue 192.817 unità.

Tuttavia è di nuovo tempo di confronti, in quanto hanno fatto la loro comparsa sul mercato le nuove evoluzioni di serie. Si parla quindi di Ford Focus SW, un'evoluzione del linguaggio stilistico conosciuto come Kinetic Design, nella quale disegnatori hanno cercato di coniugare i dettami delle linee dinamiche del nuovo linguaggio già visto su Fiesta e Mondeo, con la versatilità e le necessità cui una familiare deve far fronte. Guadagnando rispetto alla versione che va a sostituire, le due barre integrate che si prolungano per l'intera lunghezza del tetto ed il piccolo spoiler in coda che ne sottolinea l'accenno di sportività, già presente nell'anteriore in quanto realizzata sullo stesso pianale della berlina, aumentandone la lunghezza totale di venti centimetri.

Stesso discorso vale per l'Opel Astra Sport Tourer, cui abbiamo seguito la presentazione nello scorso Salone di Parigi. Disegnata utilizzando il nuovo linguaggio stilistico di casa Opel, la wagon compatta si distingue per le sue linee scolpite in uno tono aerodinamico, coniugando nonostante la sua vasta abitabilità interna, una ricca dose di versatilità e sportività. Arricchita nel frontale, dai gruppi ottici che ricordano la forma di un'occhio d'aquila, dalle precise linee laterali che ne attraversano la fiancata ed dal piccolo accenno di spoiler che anche in questo caso non manca di comparire.

Ford Focus SW 2011

Molto ricchi gli allestimenti dell'Opel, che si propone con l'Elective comprensivo di: sistema PRS (sganciamento dei pedali in caso d'urto), cerchi in acciaio da 16 pollici, specchietti retrovisori e maniglie in tinta con la carrozzeria, climatizzatore manuale e radio CD-MP3 con presa AUX; il Cosmo a cui si aggiungono: il climatizzatore automatico bi-zona, alzacristali posteriori elettrici, cerchi in lega da 17 pollici a 10 razze, fari e fendinebbia silver e computer di bordo; per terminare con il grintoso Cosmo S caratterizzato dai sedili anteriori sportivi, volante in pelle, cerchi in lega da 17 pollici a 5 razze ed il sistema FlexRide (controllo dinamico dell'assetto).

Mentre più semplici risultano essere quelli della Ford SW nella quale sono presenti quello di serie (lo stesso della versione berlina) ed il Titanium, che va ad aggiungere l'illuminazione al Led anche al posteriore e negli interni, il climatizzatore automatico bizona, i tergicristalli ed i gruppo ottici anteriori "automatici", cerchi in lega da 16 pollici, fendinebbia, tappetini di velluto ed i sistemi di controllo e di limitazione della velocità, oltre a l'assistente di partenza in salita (Hill Holder).

Con prezzi di partenza pressochè simili (entrambi partono da 18.000 euro), in tema di motorizzazioni trova largo spazio il concetto di basse emissioni e bassi consumi. Ben otto quelle della Sport Tourer che vanno dai 95 ai 180 CV di potenza, con il top di gamma rappresentato dal diesel 2.0 CTDI da 160 CV che, accoppiabile sia al cambio automatico che a quello manuale, grazie alla coppia di 380 Nm promette un consumo di carburante pari a 5,1 l/100 km ed emissioni di CO2 pari a 134 g/km.

La riduzione dei consumi e delle emissioni per la Ford passa invece attraverso l'adozione della nuova gamma di propulsioni ad iniezione diretta a benzina EcoBoost ed i diesel TDCI. Rappresentati dal benzina 1.6 Duratec Ti-VCT offerto negli step di potenza di 105 e 125 CV, dagli EcoBost turbo da 150 e 180 CV e le unità gasolio quali il 1.6 Duratoq TDCI da 95 e 115 CV ed il top di gamma 2.0 TDCI di potenza compresa fra i 140 ed i 163 CV, a cui è possibile accoppiare il nuovo cambio automatico PowerShift, sei marce a doppia frizione.

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