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Anche per Vitaly Petrov e Jenson Button si concludono i test di Valencia

Per il campione del mondo uscente, Jenson Button, il debutto con la McLaren è stato soddisfacente, mentre per il russo, al debutto assoluto, l’undicesimo posto in classifica generale è un ottimo risultato.
A cura di Eugenio Tinto
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Jenson Button

Due piloti dal pedigree davvero interessante, Jenson Button e Vitaly Petrov fino all’anno scorso si conoscevano solo per la fama che rivestiva entrambi, uno lottava per il titolo iridato nella massima serie, l’altro combatteva e sgommava per vincere il titolo nella serie cadetta, la GP2. Quest’anno il russo, primo del suo paese a prendere parte alla Formula 1, proverà ad insidiare a bordo della sua Renault il calcagno dell’inglese della McLaren.

Per Vitaly Petrov il cronometro nell’ultimo giorno di test a Valencia si è fermato sul tempo di 1:13.097, totalizzando 75 giri. Il sesto posto nella classifica generale di giornata per il venticinquenne di Vyborg suona come una buona prestazione si per lui che per la macchina: “Mi sono davvero divertito nel mio primo giorno in macchina ed ogni cosa è andata bene. La macchina è impressionante comparandola alla GP2. Mi è piaciuta soprattutto la potenza e le frenate”.

Il tempo per svezzarsi è durato appena trenta giri dopodiché il feeling con la macchina è avvento in modo naturale:  “Dopo circa 30 giri effettuati mi sono sentito subito a mio agio e ho compreso i limiti della macchina. Ho avuto la mia prima chance di lavorare con i miei ingegneri e ogni cosa è andata davvero bene, così sono contento di quello che ho fatto”.

All’entusiasmo di Petrov segue la calma di Jenson Button che con i suoi 82 giri e con il quinto miglior tempo, 1:12.951, ha molto da recriminare vedendo, soprattutto i risultati ottenuti dalla Ferrari: “Si può dire che la Ferrari è veloce ma non possiamo sapere quanto. Chiaro il loro tempo è importante (1:11.470), ma non sappiamo con quanto carico di benzina hanno provato. Quando sono stati più lenti penso che avessero molta benzina, per cui credo che siano molto veloci”.

Per l’uomo che ritiene la parte dei test di vitale importanza per lo sviluppo della monoposto, oltre che trovare la posizione ideale del sedile nell’abitacolo, sarà necessario lavorare ulteriormente per non trovarsi indietro alla Ferrari e, soprattutto, al proprio compagno di squadra.

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