Formula 1: Briatore alle Ferrari, non è fantascienza
Il crashgate lo ha visto coinvolto in prima persona, Flavio Briatore per questo scherzetto ci stava rimettendo faccia e gloria. Le cose stavano andando proprio male per l’imprenditore italiano, con la FIA pronta a mandarlo a casa come un pacco mai gradito ma lasciato lì a far quel che più gli piace nell’attesa che il pacco, Flavio Briatore, commettesse il primo errore grave.
L’errore è arrivato, per la gioia della FIA, ma poi è stato ridimensionato ed eliminato del Tribunale di Parigi che ha assolto Flavio Briatore dall’accusa di aver orchestrato l’incidente che coinvolse Piquet a Singapore. Una sentenza di assoluzione che però non basta alla FIA per reintegrare a pieno Flavio Briatore nel mondo della Formula 1, dal quale di fatto è ancora escluso.
Difficile però che con una sentenza di assoluzione la FIA possa perpetuare in questo ostracismo che costringe Briatore a stare fuori dal mondo della corse e allora la domanda nasce spontanea: quale sarà il futuro che attende l’ex team principal della Renault una volta rientrato a pieno titolo e con faccia più tosta nel mondo della F1?
Molti suppongono che a partire dal prossimo 2011 Flavio Briatore possa entrare a pieno organico nel nucleo Ferrari in qualità di superconsulente. Due le motivazioni che posso spingere i più ardui e visionari in questa supposizione: la difesa strenue e a spada tratta che Luca Cordero di Montezemolo ha dimostrato in questi mesi nel confronti di Flavio Briatore e, soprattutto, Fernando Alonso, scoperto prima e investito del titolo iridato poi grazie a Briatore ai tempi, belli, della Renault.
Eugenio Tinto
