Formula 1, Button: “Ho sfiorato la Ferrari, mi sarebbe piaciuto guidarla”
Quella di Abu Dhabi è stata la sua ultima apparizione in Formula 1, la gara d'addio. La carriera di Jenson Button è finita: l'inglese chiude con quindici vittorie, un campionato del mondo conquistato nel 2009 con la Brawn Gp e un'occasione persa, quella di guidare una Ferrari. Le voci, all'epoca della trattativa, si rincorrevano frenetiche senza però trovare una conferma. A distanza di anni è stato lo stesso pilota a rivelarlo nel corso di una intervista a Top Gear.
Quando arrivai in Formula 1 il mio desiderio era correre per tre scuderie: Williams, McLaren e Ferrari e sono stato con due di queste – ha spiegato l'ex driver della McLaren – Alla Rossa potevo andare, mi sarebbe piaciuto, però sentivo in quel momento di stare nella miglior squadra possibile e anche Domenicali lo riconobbe. Se si fosse creata la situazione giusta, certamente mi sarebbe piaciuto andare a Maranello.
I colleghi in pista
Un sogno sfumato quello di Button che, all'epoca dei fatti, non se la sentì di provare l'esperienza con il Cavallino. Adesso l'inglese farà da spettatore a quel mondo che lo ha visto protagonista per 16 stagioni, ma nessuno meglio di lui può dire chi sarà la stella che brillerà nei prossimi in Formula 1.
Nelle qualifiche il più duro da affrontare è Lewis Hamilton, ma in gara Alonso è il più difficile da superare. Se fa un grande GP te lo trovi sempre attaccato dietro e non sai come fare a staccarlo. Max Verstappen ha un gran talento – spiega – e un giorno lotterà per il titolo, però mi è piaciuto come è andato Daniel Ricciardo quest'anno. Ha retto bene alla pressione e poi mi piace come persona. Ecclestone? Qualcuno lo conosce realmente? Mio padre poteva dire di conoscerlo, ancor prima della Formula 1 e della mia nascita. Io mi sono trovato molto bene con Bernie, ha aiutato immensamente il nostro sport negli ultimi anni.
