Formula 1, caos a pochi giorni dal via della stagione 2015
Che la stagione 2015 di Formula 1 non sia iniziata sotto i migliori auspici è sotto gli occhi di tutti ma ora il tutto sta diventando sempre più paradossale. Almeno due squadre non avevano pagato la quota annuale del 2014 che tutti i team devono alla Pirelli per la fornitura delle gomme e, in mancanza del pagamento degli arretrati, c'era il rischio che qualcuno domani si presentasse in pista correndo sui cerchioni. La questione si è risolta solo oggi con il versamento della cifra mancante. Lo stato in cui versa la Formula 1 è drammatico. Basta prendere come esempio il caso Manor: è stata creata una nuova società, lasciando alla vecchia Marussia i suoi debiti, e il nuovo team si è presentato con i motori Ferrari del 2014 e con le vecchie vetture adattate nell’aerodinamica ai regolamenti di quest'anno. A parlare del limite del 107% è Will Stevens che ha affermato: "Non siamo ancora scesi in pista e nel valutare il passo mostrato dagli altri nei test bisogna considerare le nuove gomme, che sono sicuramente più veloci di quelle dell’anno scorso. Se ne parla molto, ma noi lo scopriremo solo quando scenderemo in pista. La macchina dell’anno scorso aveva un certo margine rispetto al 107%, quindi dipende solo da quanti progressi hanno fatto i ragazzi davanti. Andremo in pista e faremo il miglior lavoro possibile, ma se rientreremo nel 107% non so dirlo".
Non sembrano stare meglio Lotus, Force India e Sauber che avrebbero ottenuto dallo stesso Bernie Ecclestone circa 14 milioni a testa, soldi che gli hanno permesso di essere al via del Mondiale. La Force India ha addirittura presentato la nuova vettura a tre giorni dalla fine dei test invernali e completato il secondo telaio nelle ultime settimane. Altro caso spinoso è quello tra la Sauber e Giedo Van der Garde. Insomma, più che una Formula 1 è una Formula "caos".