Formula 1: Damon Hill e Jenson Button sul ritorno di Michael Schumacher in F1
Durante gli anni novanta le loro sfide hanno fatto e scritto la storia della Formula 1. Damon Hill e Michael Schumacher hanno consumato benzina e gomme, sfidandosi per tre anni consecutivi, dal ’94 al ’96, per ottenere il titolo iridato. Per ben due volte il tedesco l’ha spuntata sull’inglese, nel caso specifica nel ’94 e nel ’95, mentre solo nel ’96 l’inglese riuscì ad aggiudicarsi il titolo su uno Schumacher reso inoffensivo da una Ferrari, che all’epoca, era assolutamente meno competitiva di quella di oggi.
A distanza di anni e soprattutto in funzioni delle voci che girano sul ritorno dell’ex ferrarista nel mondo della Formula 1, Damon Hill prende la parola per dire la sua. “Sinceramente non credo che Michael sbaglierebbe se tornasse a correre. Se son riuscito a vincere una gara in Jordan a 37 anni, allora Michael può vincere con Ross Brawn pur avendone 41. Ross e' il campione uscente, e la sua vettura sarà certamente competitiva. Poi stiamo parlando di Michael Schumacher che si adatta alla grande. Lui non ha fatto altro che correre nella sua vita. L'unico problema potrebbe esser rappresentato dal collo che gli impedì di sostituire Massa in estate. Se ha risolto ed ha voglia di tornare, allora deve fare ciò che vuole. Così può mostrare a tutti di essere un bravo ragazzo ed uno sportivo.”
Di tutt’altro parare è invece il campione del mondo Jenson Button: “Il ritorno in Formula 1 di Schumacher sarebbe una grande notizia per il mondo dello sport. Non so però se sarebbe una grande notizia per Michael Schumacher, perchè andrebbe a rimettere in gioco la sua grande reputazione”. Un invito alla prudenza che l’infante inglese sembra porgere allo stakanovista teutonico, che sembra celare più una sottile linea di paura che un sincero slancio di affetto, anche se lo stesso Button tende a precisare: “Io corro per battere i migliori e lui era sicuramente uno dei migliori”. L’ambiente è già caldo per il rientro di Schumacher, anche se i motori ancora non sono stati accesi.
Eugenio Tinto