Formula 1, Ecclestone: “Addio di Montezemolo come la morte di Enzo Ferrari”

Dopo i tira e molla del fine settimana di Monza è arrivata l'ufficialità: Luca Cordero di Montezemolo non sarà più il presidente della Ferrari. Il 13 ottobre Sergio Marchionne, amministratore delegato della FCA, prenderà il suo posto sulla poltrona più alta della scuderia di Maranello. Come lo stesso Montezemolo ha dichiarato "si chiude un'epoca" che ha visto la Ferrari trionfare in alcune annate e soccombere sotto i colpi delle scuderie avversarie in altre. Nella conferenza stampa di ieri il presidente ha voluto ringraziare tutti i protagonisti che hanno animato questi vent'anni. Anche Bernie Ecclestone ha parlato delle dimissioni di Montezemolo all Reuters: "Ho incontrato Luca per la prima volta nel 1973. È un peccato. Ci mancherà. Per me la sua uscita è come la morte di Enzo Ferrari. Lui è diventato la Ferrari. Quando vedi lui, vedi la Ferrari, non vedi qualcosa d’altro. Non vedi Luca". Analizzando la possibile causa di questa separazione, Ecclestone ha affermato: "Penso che il grande problema sia che non hanno vinto molto ultimamente".
Max Mosley, ex presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile, vede nelle dimissioni di Montezemolo una nuova fase della storia che si chiude: "Penso che ci stiamo avvicinando alla fine di un’era in Formula 1, caro vecchio Luca, tutto è iniziato quando eravamo così giovani. Ma in verità la Ferrari non è più stata la stessa da quando Jean (Todt) se ne è andato. Se vogliono tornare a vincere devono trovare un altro manager eccezionale. Mi chiedo se Marchionne proverà a convincere Jean di tornare in Ferrari e se Jean accetterebbe. Onestamente, ne dubito, ma ora più che mai hanno bisogno di qualcuno con la concentrazione e l’energia uniche di Jean".