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Formula 1: Elezioni del nuovo presidente FIA, Todt in vantaggio

Venerdì 23 ottobre si chiude l’era Mosley, al suo posto sembra designano l’ex dt Ferrari ma Vatanen chiede delle garanzie sul voto.
A cura di Roberto Ferrari
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Formula uno

Dopo quasi due decadi finisce l’era di Max Mosley alla presidenza della Fia, un regime ininterrotto dal 1991 che aveva superato le fasi più tristi e scandalose della Formula Uno moderna. Passando attraverso la morte di Senna, gli scandali sessuali e il conflitto suicida con le scuderie, la federazione internazionale, nella sua figura di riferimento di Mosley, ha tremato, vacillato, ma non è mai crollata, forte di un potere basato su equilibri ed interessi.

L’uomo che dovrebbe prenderne il testimone è Jean Todt, ex direttore tecnico Ferrari e personaggio in grado di garantire continuità alla linea politica di Mosley.

Il suo sfidante, Ari Vatanen, ex deputato europeo e pilota di rally, gode di un consenso minore ma si presenta con un programma di rinnovamento totale che riguarda i personaggi, le strutture e le modalità di finanziamento.

Quest’ultimo ha recentemente mosso delle riserve sull' imparzialità della votazione (221 rappresentanti e votazione segreta) soprattutto alla luce delle ultime dichiarazioni del presidente uscente, in chiaro appoggio all’ex dt di Maranello. A tal proposito Bernie Ecclestone, patron del marchio F1, ha dichiarato: “Vatanen sta tirando calci a destra e a manca parchè sa di avere già perso. E’ solo rumore”.

C’è un altra questione che il nuovo presidente si troverà a dover affrontare da subito: l’affaire Briatore. Il manager italiano ha intentato una causa contro la Fia mettendo in discussione i criteri con i quali il potere sportivo lo ha estromesso da qualsiasi attività inerente la Formula uno e i campionati Fia affini.

Roberto Ferrari

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