Formula 1, Ferrari: i cinque migliori momenti del 2016

Quella della Ferrari non sarà certo una stagione da ricordare. Zero le vittorie, così come le pole position: le gioie, per la Rossa di Maranello, si possono contare sulle dita di una mano. Difficile trovare qualcosa da salvare in un anno in cui non è certamente tutto da buttare, ma sono state troppe le battute a vuoto del Cavallino. Inconvenienti tecnici, nervosismo e una minima dose di sfortuna hanno condizionato l'intera annata della scuderia italiana. Nonostante questo qualche spiraglio di sole, nel grigiore che ha caratterizzato il mondiale dominato Mercedes, si è visto.
Il secondo posto di Baku
Il primo acuto convincente della Ferrari è nel Gran Premio d'Europa. A dire il vero erano arrivati già due podi, ma in Cina e soprattutto in Canada, avevano il sapore di occasione mancata. Quello di Baku, invece, è frutto di una buona gara da parte di Sebastian Vettel capace di partire in quarta posizione e rosicchiare, giro dopo giro, margine addirittura al futuro campione del mondo Nico Rosberg. Una prova convincente quella della Rossa tra i muretti della cittadina dell'Azerbaijan che poteva essere ancora migliore: a fermare Kimi Raikkonen, infatti, la penalizzazione per un taglio della linea bianca che delimita l'inizio della corsia box. Senza quella decisione dei giudici sarebbe stata doppietta.

Il giro veloce in Ungheria di Kimi
Quella dell'Hungaroring non è la miglior gara della stagione: un weekend non certo fortunato per Kimi Raikkonen che in qualifica non riesce a strappare il pass per il Q3, la fase decisiva, e in gara si scontra con Max Verstappen: il finlandese tenta il sorpasso sul pilota della Red Bull che però cerca di resistere, arrivando al limite. I due si toccano, ad avere la peggio è la Ferrari: l'alettone della SF16-H viene danneggiato, Raikkonen chiede la penalizzazione per il giovane pilota, ma la direzione gara non lo ascolta. Un peccato per il finnico, la sua rimonta meritava miglior sorte. Nonostante la debacle, però, arriva un raggio di sole: il giro veloce è il suo a dimostrare che il ferrarista, senza contatto, avrebbe potuto concludere vicino al compagno di squadra.

Festa Rossa a Monza
Il Gran Premio d'Italia è sempre un'occasione speciale per la Ferrari, le Rosse dimostrano di essere vive grazie alla seconda fila conquistata in qualifica: Vettel è terzo, Raikkonen lo segue a ruota. Il via è spettacolare: Hamilton sbaglia la partenza, il tedesco attacca Nico Rosberg per prendersi la testa della gara, ma il pilota della Mercedes resiste. Una piccola imperfezione al pit stop nega la seconda piazza a Sebastian Vettel che però riesce comunque ad agguantare il podio: una prova di carattere quella della Rossa, il pubblico apprezza e, sul podio, è il tedesco a ringraziare il popolo rosso. Un pomeriggio di festa per il Cavallino come non si vedeva da tanto, troppo tempo.

La rimonta di Singapore
Sono ancora i problemi di affidabilità a minare la stagione della Ferrari, in particolare quella di Sebastian Vettel. Il tedesco rompe il fondo della sua vettura durante le qualifiche ed è costretto a partire ultimo. In gara, però, è una furia: la sua rimonta è di quelle da ricordare, la SF16-H numero 5 conclude in quinta posizione. Una prestazione tutta cuore e sorpassi che consegna un Vettel nuovo, simile a quel cannibale capace di vincere quattro titoli mondiali con la Red Bull. Alla fine i tifosi lo premiano, il premio per il Driver of the day è suo.

Il sorpasso di Abu Dhabi
Dulcis in fundo, la miglior Ferrari della stagione è quella che va in scena all'ultima gara dell'anno. Nel duello finale tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg è Sebastian Vettel a prendersi le luci della ribalta. Il tedesco, partito quinto, prima supera il compagno di squadra, poi Max Verstappen. Nelle battute conclusive, complice anche la mossa disperata di Hamilton che rallenta per permettere agli inseguitori di superare il compagno di squadra, potrebbe addirittura prendersi la seconda piazza, ma il pilota della Rossa preferisce non intromettersi, accontentandosi di un podio che fa morale in vista della prossima stagione.
