Formula 1, i cinque incidenti peggiori del 2016

Il campionato 2016 è ormai andato in archivio, l'attenzione è già rivolta al futuro con le squadre che sono pronte a svelare i piani per la prossima stagione. Quello che sta per terminare, però, è stato un anno particolarmente critico per quanto riguarda gli incidenti in pista: la sicurezza ha fatto passi da gigante rispetto al passato, qualche anno fa voli come quello di Fernando Alonso a Melbourne, ad esempio, avrebbero avuto conseguenze ben più gravi. Fortunatamente non c'è stata nessuna tragica notizia, ma qualche fuori pista ha lasciato con il fiato sospeso i telespettatori e non solo.
Il volo di Alonso in Australia
L'esordio è subito con il botto. E' il 18esimo giro quando Fernando Alonso tenta il sorpasso su Esteban Gutierrez; lo spagnolo però calcola male lo spazio, la sua anteriore destra tocca il retrotreno della Haas con la McLaren che prende letteralmente il volo prima di schiantarsi contro le barriere a bordo pista. Lo spagnolo esce illeso con le sue gambe da una monoposto completamente distrutta, lo scenario in pista mette i brividi. Immediata la sospensione della gara, ma fortunatamente per l'ex pilota Ferrari nessuna grave conseguenza.
Ericsson contro le barriere a Silverstone
A balzare all'onore delle cronache per un incidente è anche Marcus Ericsson. Il pilota della Sauber, infatti, si è reso protagonista di un incidente spaventoso a Silverstone durante le prove libere: lo svedese, alla curva 15 – famosa per la carambola che vide protagonista Michael Schumacher nel 1999 – ha perso il controllo della propria monoposto, finendo appena oltre il cordolo. L'asfalto sintetico e l'umido a bordo pista hanno innescato una piroetta che ha lanciato la vettura contro le barriere. Un impatto tremendo nel quale si è addirittura sganciato il volante, fatto molto insolito e che testimonia la violenza dell'urto. Per Ericsson nessuna conseguenza, solo un controllo in ospedale e la mancata partecipazione alle qualifiche.
L'anno orribile di Magnussen
La palma del più sfortunato del 2016, però, la vince senza dubbio Kevin Magnussen. Il pilota della Renault, infatti, può vantare ben inconvenienti da brivido. Il primo a Spa-Francorchamps quando, ha perso il controllo della sua Renault in uno dei punti più veloci della pista, l'Eau Rouge, andando a picchiare violentemente contro le barriere protettive e causando l'interruzione della gara. Si sono vissuti attimi di paura, subito gli steward si sono precipitati verso la vettura, poi la reazione del pilota, che nell'incidente ha riportato un taglio alla caviglia e qualche contusione, ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Quello in Belgio, però, non è stato l'unico episodio che ha visto coinvolto il danese. La sua Renault, infatti, in Malesia ha letteralmente preso fuoco: colpa di una perdita di benzina che ha fatto divampare un incendio, domato a fatica, nella parte posteriore della vettura.
Hulkenberg a Singapore
Neanche il tempo di iniziare che è già finita. Deve aver pensato questo Nico Hulkenberg al Gran Premio di Singapore; il tedesco si era reso protagonista di una buona qualifica, ma il via non è di quelli da ricordare. Il pilota della Force India scatta bene, ma il contatto con la McLaren di Jenson Button e la Toro Rosso di Sainz lo mettono fuori gioco. Spettacolare la sua carambola sul rettilineo, fortunatamente senza conseguenze per nessuno dei piloti sullo schieramento.

La carambola di Raikkonen in Brasile
Incidente simile, ma di portata decisamente diversa, quello capitato a Kimi Raikkonen sul tracciato di Interlagos. Su un tracciato reso al limite della praticabilità dal nubifragio che si era abbattuto su San Paolo del Brasile, il finlandese arriva sul traguardo in terza posizione. L'asfalto, però, lo tradisce, mandandolo in testacoda: la sua SF16-H attraversa tutta la pista prima di schiantarsi sul muretto dei box, un miracolo che le altre vetture, dietro un muro d'acqua, siano riuscite ad evitarlo.
