Formula 1, Jean Todt: “Non esisterà mai il 100% della sicurezza”

Jean Todt a 360°. Il presidente della FIA ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta delo Sport parlando del passato, del presente e del futuro della Formula 1. Sono state settimane difficili per Todt e la Federazione dopo l'incidente di Jules Bianchi a Suzuka. Si è tornato a parlare della sicurezza dei piloti che ha fatto passi avanti straordinari, ma il pericolo non può mai essere del tutto eliminato: "Non dobbiamo mai dare le cose per scontate e non dobbiamo mai mollare sulla sicurezza. La gente […] ha cominciato a pensare che fosse normale uscire di pista a più di 200 all’ora e non farsi nulla. Invece non era normale. E neppure un miracolo. Dietro c’è stato un lavoro pazzesco. Ma il 100% della sicurezza nel nostro sport non esisterà mai purtroppo". Intanto ora è stata istituita una commissione di indagine, presieduta da Peter Wright, che dovrà cercare la collaborazione dei team per scoprire cosa è effettivamente successo quella mattina in Giappone: "Aspetto le conclusioni per dare un giudizio. Per ora le spiegazioni le ho lasciate al direttore di gara". Dopo l'inchiesta aperta a pochi giorni dal terribile incidente ecco un altro mezzo per tentare di arrivare alla verità.
Non si poteva non parlare di Michael Schumacher. L'ex dirigente Ferrari è da sempre molto legato al campione tedesco: "Ho visto Michael anche tre giorni fa. Ha una moglie e una famiglia straordinaria. La battaglia va avanti. Con Michael c’è amicizia, affetto. […] Sono vicino alla sua famiglia, a Corinna. Farebbero lo stesso per me".
Sulla possibilità di inserire una terza vettura a causa delle defezioni di alcune scuderie Todt risponde in maniera sarcastica: "Mi piacciono le tradizioni e la Formula 1 è sempre stata fatta con 10-12 squadre con due macchine".
Infine un commento sulla Formula E: "È un campionato che ha fatto parlare, ha avuto un record di contatti sui social network. Dobbiamo lavorarci, ma mi pare che ci sia interesse".