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La Marussia spera ancora di correre ad Abu Dhabi

La scuderia di Banbury potrebbe essere in pista ad Abu Dhabi grazie ad un salvataggio a tempo scaduto. Anche la Force India suscita qualche preoccupazione per il futuro.
A cura di Vito Lamorte
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Sembrava finita, invece…Ecco che la Marussia potrebbe riuscire in quello che sarebbe un vero e proprio miracolo. Giovedì la FRP, che ha in amministrazione la società, aveva reso pubblico il comunicato che annunciava la chiusura del team ma adesso sembra che ci sia spazio e tempo per un salvataggio in extremis. Secondo quanto riporta globenewswire.com, ci sarebbe un gruppo guidato da Summit Bespoke Investments e dalla divisione corporate della White & Company Chartered Accountants che è entrato in contatto con degli investitori interessati ad intavolare una trattativa per un pacchetto di salvataggio che potrebbe permettere alla Marussia di correre ad Abu Dhabi. Il fondatore della Summit Bespoke, Hanan Kattan, avrebbe dichiarato che "il team è aperto a trattare per un investimento ed è pronto a correre ad Abu Dhabi una volta che avremo trovato gli investitori per una relativamente contenuta iniezione di fondi". Oltre alla Marussia ci sono altri due team che non se la passano benissimo: oltre alla Caterham, che sta cercando di prendere l'ultimo cargo possibile per Abu Dhabi grazie alla raccolta fondi sul web, anche la Force India non se la passa benissimo.

Secondo quanto riferito dal Daily Mail, il futuro della scuderia di Silverstone sarebbe in dubbio perchè dagli ultimi conti sono state registrate perdite nette di 38,5 milioni di sterline per il 2013. Nella gestione Mallya il totale ora ammonta a 198 milioni. Il patron della Force India possiede il 42,5 % del team, Michiel Mol il 15% mentre il resto è nelle mani della Sahara di Subrata Roy. Sempre secondo il Daily Mail, il loro veicolo di investimento è la Orange India Holdings che l'anno scorso avrebbe versato 17 milioni di sterline nelle cassa del team  ma secondo il revisore contabile, Grant Thornton, non ci sono prove che il supporto degli azionisti sarà garantito in futuro, con evidenti ricadute sulla scuderia.

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