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Formula 1: la Virgin Racing di Richard Branson si presenta alla Formula 1

È stato presentato ufficialmente il team Manor, che si correrà in modo ufficiale con il nome di Virgin Racing. Presentati i piloti Luca Di Grassi e Timo Glock.
A cura di Eugenio Tinto
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Il walzer delle presentazioni ufficiali è iniziato, e ad aprire le danze è stata la Lotus presentando marchio nuovo e piloti, ovviamente, nuovi. Come seconda a presentarsi c’è stata la Virgin Racing del patron Richard Branson. Dietro la squadra Virgin c’è una storia particolare e interessante: il nome vero e proprio è Manor ed è di proprietà di John Booth, protagonista indiscusso da un po’ di tempo nella Formula 3 Euro Series, che quest’anno ha deciso di affacciarsi sul palcoscenico del grande Circus e salire sulla giostra.

Per compiere questo doppio salto mortale si è servito della collaborazione tecnica di Nick Wirth, un noto ingegnere che da tempo orbita nel mondo della Formula 1, e della collaborazione economica della Virgin del re Mida Richard Branson. La squadra non godrà di un particolare budget economica, ha dichiarato lo stesso Branson che il fondo iniziale si aggirerà intorno ai 45 milioni di euro, che comunque sono una cifra interessante pur restando la più bassa al momento in Formula 1.

Durante la presentazione c’è stato soprattutto modo di vedere i due nuovi piloti che saliranno a bordo delle monoposto Virgin Racing: Timo Glock e Lucas Di Grassi. Il tedesco è già una nota conoscenza del Circus avendo corso nelle passate due stagioni per la Toyota, mentre per il brasiliano si tratta di un debutto assoluto, pur essendo stato il tester della Renault.

John Booth, direttore sportivo della Virgin, ha epresso la sua opione sul futuro della squadra: "Dobbiamo avere affidabilità, sicurezza ed efficienza inoltre dobbiamo e vogliamo guadagnarci il rispetto dei nostri avversari nel paddock. L'obiettivo del mondiale è quello di arrivare primi tra le new entry". Ha anche commentato l'apporto che Nick Wirth potrà darà alla squadra, e si è anche lanciato in una osservazione sulla nuova Formula 1: "Adesso è uno sport più abbordabile, per questo si sono aperti gli orizzonti per l'entrata di nuovi team".

Eugenio Tinto

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