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Formula 1, Liberty Media valuta l’addio delle ombrelline dalla griglia di partenza

La nuova proprietà si sta interrogando sul ruolo delle grid girls che, nel 2018, potrebbero sparire dai GP. Brawn: “Ci sono persone che rispettano la loro presenza e chi crede che sia una usanza ormai datata, per questo stiamo affrontando la questione”.
A cura di Matteo Vana
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C'è chi le chiama grid girls sposando la pronuncia inglese, chi invece preferisce rimanere legato al termine ombrelline che riporta alla loro funzione, ossia riparare il pilota con l'ombrello prima della partenza; ad ogni modo la componente femminile al Gran Premio, sia esso a due o quattro ruote, è una tradizione del mondo delle corse, quasi un binomio che sembrava indissolubile. Adesso, però, la loro presenza è messa in dubbio da Liberty Media, i nuovi proprietari della Formula 1, che si stanno interrogando sul fatto di mantenerle o meno.

Le grid girls del GP del Brasile - Getty images
Le grid girls del GP del Brasile – Getty images

Dopo aver progettato di rivoluzionare il circus con le nuove regole sulla Formula 1 che verrà, la proprietà americana si sta chiedendo come mettere d'accordo tutti su una delle figure più discusse dell'intero paddock. Non è la prima volta, infatti, che l'argomento viene affrontato; già in passato le ragazze della griglia erano state messe in discussione o sostituite, in occasione del GP di Monaco o a Interlagos nel 2015, dal corrispettivo maschile. Sulla questione è intervenuto Ross Brawn, responsabile della parte tecnica di Liberty Media, che non ha nascosto come sul tema ci sia dibattito: "Ci sono molte persone che rispettano la tradizionale presenza delle ragazze e chi crede che sia una usanza ormai datata, per questo stiamo affrontando la questione" ha rivelato ai microfoni della BBC.

Le grid girls, una tradizione nel mondo delle corse

Una discussione, quella relativa alla presenza delle ombrelline in un periodo in cui non c'è azione in pista, che sta infiammando il mondo della Formula 1. Anche il presidente di Liberty Media, Chase Carey, ha sottolineato come i vertici della nuova proprietà stiano riflettendo sulla possibilità di mantenere o meno quella che è una tradizione del motorsport: "Una giusta decisione per il futuro dello sport è necessaria. Posso avere una mia opinione a riguardo, ma quando si parla di sport si ha a che fare con i team, con un largo ecosistema e una platea di tifosi molto appassionata. Non ci sarà mai un consenso, ma una serie di punti di vista" ha sottolineato. Una partecipazione, quella femminile, che sta diventando sempre più importante nel mondo delle corse, come ha ammesso anche Horner, team principal della Red Bull: "Le ragazze danno un po' di glamour; in passato ci sono stati i ragazzi e sono stati criticati, poi è toccato ai bambini e ci sono state ancora critiche. Siamo in una società moderna e dobbiamo essere aperti a tutto. Noi in Red Bull abbiamo tante donne in ruoli senior che stanno facendo un ottimo lavoro. E guardate Claire Williams, è appena diventata mamma e dirige un team di Formula 1″ ha concluso.

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