Formula 1, lotta al Mondiale: come Vettel può rimontare Hamilton negli ultimi 6 GP
Dopo il disastro di Singapore, Sebastian Vettel si trova adesso, a sei GP dal termine della stagione, staccato di 28 punti in classifica dal rivale Lewis Hamilton e e nella spiacevole situazione di trovarsi per la prima volta in stagione con uno svantaggio superiore ai 25 punti, vale a dire il punteggio massimo ottenibile in una singola gara.
La rincorsa al titolo iridato del tedesco della Ferrari si è dunque compromessa e il britannico con la vittoria di Singapore potrebbe aver messo una seria ipoteca su un Mondiale fino ad allora combattutissimo. Come detto, in programma ci sono ancora 6 Gran Premi. Analizziamoli uno per uno cercando di capire dove la Rossa potrebbe recuperare lo svantaggio e dove invece la Mercedes potrebbe chiudere definitivamente i giochi.
Sepang: Vettel, o adesso o mai più
Dopo Singapore il tour asiatico del Circus continuerà dunque con il GP della Malesia dove, come spesso accade, le condizioni metereologiche e l’usura delle gomme decideranno le sorti della gara. A Sepang però il tracciato, almeno sulla carta, avvantaggia la Mercedes nei due rettilinei che precedono il traguardo, mentre il Cavallino dovrebbe essere più performante nei curvoni veloci, simili a quelli di Budapest, presenti nella prima parte del circuito. Una gara dunque in cui Vettel, vincitore già in 4 occasioni in Malesia, potrebbe recuperare qualche punto sul britannico che comunque potrebbe accontentarsi tranquillamente del secondo posto.
Suzuka: Sol Levante Rosso ma con riserva
Il giro dell’Asia si concluderà poi in Giappone. Sul circuito di Suzuka, altro tempio della Formula 1. Anche per il tracciato nipponico valgono le stesse considerazioni fatte per quello malese. Infatti, anche in questo caso la Ferrari sarà favorita nella prima parte fatta di segmenti veloci e curve a S mentre la potenza del motore della casa della stella a tre punte si esalterà maggiormente nel terzo velocissimo settore. Anche in questo caso Hamilton potrebbe “fare il ragioniere” e accontentarsi di terminare alle spalle del tedesco.
Austin: tabù Ferrari sulla pista delle Frecce d’Argento
Dopo il Giappone la carovana lascerà l’Asia per “emigrare” in America. Il primo appuntamento nel nuovo continente sarà negli Stati Uniti. Dopo la MotoGP anche la Formula 1 sarà dunque impegnata in Texas, ad Austin, sul circuito Delle Americhe. La pista texana dovrebbe esaltare i motori più potenti e di conseguenza a partire nettamente favorita, su un circuito in cui la Ferrari non ha mai vinto, sarà la Mercedes. Con Hamilton che potrebbe aumentare nuovamente il proprio vantaggio, mentre Vettel dovrebbe cercare di limitare i danni e provare a stare davanti a Bottas per il secondo posto.
Città del Messico: più Rosso che Argento
Lasciato il Texas ci si sposterà poi verso Sud facendo una prima tappa in Messico. Sul circuito Hermanos Rodriguez di Città del Messico, nonostante la presenza di uno dei rettilinei più lunghi dell’intero campionato, ad essere leggermente favorite sono le monoposto del Cavallino che nelle tantissime curve lente potrebbero avvantaggiarsi rispetto ai colleghi della casa di Stoccarda. Qui Vettel potrebbe quindi ridurre nuovamente il gap in classifica da Hamilton.
Interlagos: Cavallino in pole, ma serve Kimi
Muovendosi ancora verso Sud il Circus sarà poi di scena nello storico circuito di Interlagos. Anche il tracciato brasiliano, come quello messicano, potrebbe esaltare maggiormente le doti delle Ferrari e non quelle del team anglo-tedesco. Ma, come ormai ci siamo abituati in tutti questi anni, in Brasile il colpo di scena è dietro l’angolo. Detto questo, sarà qui che il Cavallino si giocherà tutte le chance residue di titolo, e per portare in equilibrio il discorso in vista dell’ultima gara sarà fondamentale anche l’apporto di Kimi Raikkonen in questo GP brasiliano.
Abu Dhabi: chiusura pro Mercedes
Per concludere il Mondiale 2017 ci si sposterà, come da tradizione, nel Vicino Oriente. L’ultima gara della stagione sarà il GP di Abu Dhabi, sul circuito di Yas Marina che se pur nel complesso favorisca leggermente le Mercedes, presenta dei tratti “molto guidati” che invece in un eventuale duello ruota a ruota potrebbero essere più congeniali alle monoposto della scuderia di Maranello. Alla fine dunque in una lotta al titolo che si preannuncia serrata saranno i dettagli e l’abilità dei piloti a fare la differenza. Quindi, nonostante il disastro di Singapore, si potrebbe arrivare comunque con i due grandi protagonisti della stagione pronti a giocarsi il titolo iridato nell’ultimo GP, ma per far sì che ciò accada gli uomini del Cavallino non dovranno sbagliare più nemmeno una gara.