Formula 1, rinnovo triennale per Monza. Nurburgring: “Richieste Ecclestone eccessive”
Dopo mesi di scontri politici e momenti di totale disinteresse per la questione, il "salva Monza" è sempre in attesa di approvazione. Ieri è arrivato l'invito dal presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, a tutte le parti in gioco a lavorare uniti per garantire un esito positivo alle trattative con Bernie Ecclestone. Il contratto è in scadenza nel 2016, e l’obiettivo è arrivare a un rinnovo triennale: "L’autodromo di Monza è il più antico della Formula 1, un record che non vogliamo perdere. Le cose sono complesse e difficili. Non si possono commettere errori. Dobbiamo capire tutti insieme come arrivare all’obiettivo, ovvero che Monza rimanga ancora la sede del Gran Premio d’Italia di Formula 1 dal 2017 al 2020″.
La situazione del circuito di Nurburgring non è semplicissima e le dichiarazioni rilasciate al magazine svizzero Motorsport Aktuell da Carsten Schumacher lasciano intendere che il punto di incontro non si è ancora trovato: "Abbiamo detto che, nell’interesse dei tifosi e della regione, eravamo anche pronti a sostenere una perdita economica accettabile. Questa è anche la ragione per cui abbiamo detto che non vogliamo correre il rischio dell’organizzazione. Non c’è dubbio che, come organizzatore della Formula 1, meriti di fare soldi, ma il problema è la quota di iscrizione e dobbiamo parlarne. Penso che abbia poco senso organizzare un evento per cui si finisce solo con lo spendere soldi anziché guadagnarli. Nel lungo termine, nessuno potrà permetterselo, e questo include qualunque altra gara in Germania".