Formula 1, Silverstone cerca l’aiuto del governo inglese
L'allarme è stato lanciato, il Gp d'Inghilterra potrebbe non disputarsi più sulla storica pista di Silverstone: nonostante un contratto fino al 2026 firmato con Bernie Ecclestone, infatti, il circuito sta riflettendo sulla possibilità di attivare una clausola che consentirebbe di abbandonare il mondiale di Formula 1.
In atto colloqui con Ecclestone, Liberty Media e governo inglese
Il British Racing Drivers Club, proprietario del circuito, dovrebbe far valere la clausola entro il prossimo luglio affinché l'abbandono diventi effettivo a partire dal 2020. Un'ipotesi che, visto anche il calo degli spettatori e i mancati introiti derivanti alla vendita dei biglietti, non appare così remota: per scongiurare il pericolo di un abbandono, però, sarebbe pronto a scendere in campo anche il governo inglese.
La mia sensazione – ha dichiarato Derek Warwick, presidente del club dei piloti inglesi, durante l'Autosport International Show – è che non si voglia fare a meno del Gp di Gran Bretagna e di Silverstone quindi un compromesso verrà raggiunto sia con Bernie Ecclestone che con i nuovi proprietari di Liberty Media; con loro abbiamo già avuto degli incontri e hanno ben compreso il problema. Si vede un po' di luce in fondo al tunnel e stiamo parlando anche con il governo per capire se esiste la possibilità di stanziare dei fondi.
Dopo la tempesta dei giorni scorsi, quindi, sembrano diradarsi un po' delle nuvole che si erano affacciate all'orizzonte. Proprio l'intervento del governo inglese potrebbe essere decisivo per salvaguardare uno dei patrimoni della Formula 1: il circuito britannico, infatti, è uno dei più antichi del circus tanto che la prima gara del mondiale, nel lontano 1950, si svolse proprio qui. Silverstone non è ancora salva, il lavoro da fare per portare a termine l'operazione è ancora molto, ma stando alle parole degli organizzatori una soluzione che accontenti tutti si troverà.