Formula E, Vergne 5° a New York e campione del mondo: “Vittoria per Jules Bianchi”
Non ce l'ha fatta a vincere Gara-1 dell'e-Prix di New York, ma Jean Eric Vergne può festeggiare lo stesso il titolo di campione del mondo: il pilota francese, infatti, partito dal fondo per una irregolarità a un sensore della sua Techeetah, è riuscito a rimontare fino al 5° posto al traguardo chiudendo davanti al suo rivale, Sam Bird 9°, e aggiudicandosi il mondiale con una gara di anticipo.
Vince Di Grassi, sul podio anche Abt e Buemi
Una gara, quella newyorkese, che ha riservato parecchi colpi di scena: a vincere è stato Lucas Di Grassi, capace di aggiudicarsi la prima manche dopo un sorpasso al limite sul proprio compagno di squadra in Audi Sport, Daniel Abt, che si è così dovuto accontentare del 2° posto. A completare il podio, poi, il campione 2015-2016 Sébastien Buemi, incapace di tenere il passo delle monoposto tedesche con la propria Renault e.dams. Gli occhi, però, erano tutti sul duello Vergne-Bird: il francese, scattato dal fondo per una irregolarità a un sensore della sua vettura, ha rimontato giro dopo giro chiudendo 5°. Niente da fare, quindi per Sam Bird, 14° in griglia ma solo nono al traguardo, condannato dagli otto punti persi nei confronti del rivale chehanno messo la parola fine alle speranze della DS Virgin.
La dedica a Jules Bianchi
Vergne, grazie al quinto posto, riesce a vincere il suo primo mondiale di Formula E succedendo così, nell'albo d'oro, a Nelson Piquet Jr, Sebastien Buemi e Lucas di Grassi; il francese, però, è il primo a vincere il titolo con una gara d'anticipo, fatto mai avvenuto nella recente storia della serie dedicata alle monoposto 100% elettriche. "Non riesco a crederci, è bellissimo. È tutto l’anno che aspetto questo momento. Quando ho tagliato il traguardo, non sapevo di aver vinto, poi ho visto Lotterer che applaudiva e ho capito" sono state le parole del pilota della Techeetah a fine gara che nel giro d'onore ha ricordato Jules Bianchi dedicandogli la vittoria, lo sfortunato pilota morto in seguito alle ferite riportate in un incidente sulla pista di Suzuka nel 2014.
