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Formula Uno, Jenson Button un Campione Designato

Il Gp del Brasile ha consacrato tra gli indimenticabili delle quattro ruote Jenson Button il ragazzo terribile fatto esordire da Frank Williams.
A cura di Roberto Ferrari
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Button in Williams nel 2000

Jenson Alexander Lyons Button nasce a Frome, nel sud ovest britannico, il 19 gennaio 1980. Viene indirizzato ai motori sin da piccolo dal padre John, all’epoca pilota di rally, iniziando a correre nei kart e vincendo nel 1991 tutte le 34 prove del campionato. Nel 1998 partecipa in contemporanea ai campionati inglese ed europeo di Formula Ford, campione nel primo e vicecampione nel secondo.

Nel 2000, proveniente direttamente dalle formule minori, caso rarissimo in F1, Button esordisce nella massima formula al volante della Williams, gareggiando con una licenza provvisoria a causa della poca esperienza. Stupisce tutti, concludendo il mondiale all’ottavo posto (12 punti) e giungendo ad un passo dal podio al Gp di Germania.

L’anno successivo entra a far parte del clan Briatore trascorrendo due anni alla Renault in coppia con Trulli. E’ nel 2004 con la BAR che Button ottenne i suoi risultati migliori, conquistando una pole position (Imola) e 10 piazzamenti a podio (quattro secondi posti e sei terzi) che gli permisero di finire il campionato al terzo posto, dietro Michael Schumacher e Rubens Barrichello.

Nel 2006 la scuderia viene acquisita dalla Honda e Jenson ottiene la sua prima vittoria in formula uno al Gp di Ungheria. Il calvario inizia nel 2007 e prosegue, inesorabile, l’anno successivo: la Honda non è in grado di costruire una vettura neanche lontanamente competitiva ed i suoi piloti frequentano abitualmente le ultime posizioni in griglia.

A fine stagione i giapponesi annunciano il loro clamoroso ritiro dalla Formula 1 e Button si ritrova senza scuderia, con la sola ipotesi plausibile di un anno sabbatico lontano dalle corse. All’ultimo momento, l’intervento di Ross Brawn, ex direttore tecnico della scuderia, che acquistando al prezzo simbolico di una sterlina tutto il materiale Honda, inclusa la sua ultima creatura, permette Jenson e Rubens l’occasione della vita.

Il resto è storia nota: la vettura, complice una interpretazione estrema del regolamento, si rivela un vero fulmine in pista, solida e veloce quanto basta e Button ottiene sei vittorie nelle prime sette gare. Il resto della stagione è una serie di piazzamenti a punti utili a diventare il decimo campione del mondo britannico dopo Lewis Hamilton.

Roberto Ferrari

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