Frasi volgari tra automobilisti: non sempre è reato

Può sembrare strano ma è così: una sentenza della Corte di Cassazione ha confermato che è possibile utilizzare frasi scurrili durante un litigio, dipende dal contesto in cui vengono utilizzate. Il giudice di legittimità delle sentenze emesse dalla magistratura in Italia con sentenza n. 15710 dell’ 8 aprile 2014 ha giudicato non lesiva la frase "Mi hai ca…. il ca…" pronunciata da un uomo nei confronti di una donna. Nell'ambito della tutela dell'onore, l'offesa deve essere considerata tale in riferimento al contesto nel quale è stata pronunciata. È pur vero che ogni sentenza ha una sua storia e un suo corso. Nella sentenza si fa riferimento al fatto che alcune espressioni volgari sono di uso talmente diffuso che, durante una lite fra automobilisti, l'utilizzo di certe frasi non sono lesive per l’onore della persona a cui sono rivolte.
Il giudizio della Cassazione ha messo insieme una relazione nella quale ha fatto riferimento all’evoluzione del costume. Un chiaro focus sulla decadenza del lessico adoperato nei rapporti interpersonali. La presenza di espressioni scurrili è sempre più frequente nell'uso quotidiano, soprattutto negli strati sociali a più bassa scolarizzazione, ma non solo. Di conseguenza, la portata offensiva è calata. Nel giugno del 2001 il Tribunale Sant’Angelo dei Lombardi, con una sentenza aveva stabilito che l'uso di espressioni volgari non può essere considerato di rilevanza penale. Secondo il Tribunale irpino l'utilizzo di un certo gergo soprattutto negli strati sociali a più bassa scolarizzazione, pur rappresentando una tipica espressione indice di inurbanità e maleducazione, è sempre più diffuso e non può essere ritenuto rilevante.