Frédéric Sausset, l’uomo senza gambe e braccia che corre la 24 Ore di Le Mans
La 24 Ore di Le Mans è un sogno per molti piloti, ma per Frédéric Sausset sembrava uno di quelli irrealizzabili. Nel 2012, infatti, mentre era in vacanza si procura un banale taglio ad una mano che, però, di lì a poco si era trasformato in un vero e proprio incubo: un batterio, lo streptococco di tipo A, aveva infettato il suo corpo. Il responso dei medici era stato devastante, bisogna amputare tutti e quattro gli arti.
Un prototipo modificato per lui
Il pilota francese, però, non si è perso d'animo e, grazie anche all'aiuto di Christophe Tinseau che lo aveva seguito nella fase di riabilitazione, continua a coltivare il suo sogno. Quella corsa diventa un obiettivo da realizzare ad ogni costo, i due si impegnano animo e corpo per riuscire ad essere in pista. Trovano un prototipo da guidare, la Morgan-Nissan, del tipo Lmp2, che però per essere guidata da Sausset ha bisogno di modifiche importanti. Si studia così un particolare tipo di volante, connesso alle protesi del pilota francese, poi una centralina posizionata all'altezza delle cosce attraverso cui riuscire a gestire acceleratore e freno: una missione quasi impossibile, ma non per Sausset.
I primi risultati sono incredibili: solo 3 secondi più lento di un pilota professionista, l'impresa appare sempre più possibile. Con il tempo arrivano anche le prime sponsorizazioni, la 24 Ore di Le Mans diventa realtà. Frédéric Sausset è il primo pilota quadriamputato a farlo, la 38esima posizione con cui chiude la manifestazione è solo un dettaglio. Il miracolo sportivo, e non solo, si è compiuto.
