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Furti di automobili più facili con i sistemi keyless

Una ricerca effettuata dal Touring Club Svizzero e dall’Adac ha mostrato le debolezze di questi sistemi di apertura senza chiavi.
A cura di Vito Lamorte
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I sistemi di apertura "keyless", utilizzati da numerosi costruttori automobilistici, alla loro introduzione erano dipinti come un progresso tecnologico che semplificava la vita dei guidatori ma che, a distanza di qualche anno, avrebbe rese le auto molto più facili da rubare rispetto a quelle munite di una normale chiave a telecomando. Una ricerca di due importanti club dell’automobile europei, il Touring Club Svizzero e il tedesco Adac, hanno dimostrato che la sicurezza di questi dispositivi non è perfetta: i due enti hanno effettuato dei test su 24 modelli tra i più diffusi sul mercato dotati di sistema keyless. Queste indagini hanno dimostrato che due persone dotate di un rudimentale amplificatore di emissione e di un trasmettitore possono intercettare e prolungare la portata del segnale di apertura anche ad oltre cento metri di distanza dal ricevitore in tasca al legittimo proprietario. In questo modo due ladri possono aprire l’auto e avviarla in pochi secondi. La cosa più preoccupante è che una vettura rubata in questo modo non presenta alcuna traccia di scasso e, in caso di ritrovamento, potrebbero esserci anche problemi con l'assicurazione.

Il Tcs e l’Adac hanno compiuto l’esperimento su modelli usciti tra il 2012 e il 2015; su tutti è stato possibile prolungare il segnale, aprire l’auto e avviare il motore illegalmente. Questi sono i modelli: Audi A3, A4 e A6; BMW 730d; Citroen DS4; Ford Galaxy, Ecosport; Honda HR-V; Hyundai Santa Fe; Kia Optima; LExus RX 450h; Range Rover Evoque; Renault Traffic; Mazda CX-5; Mini Clubman; Mitsubishi Outlander; Nissan Qashqai, Leaf; Opel Ampera; SsangYong Tivoli; Subaru Levorg; Toyota Rav4; Volkswagen Golf 7 GTD, Touran.

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