Fusione Fca-Gm, Marchionne: “Irragionevole non forzare”

Merger o non merger, Sergio Marchionne non molla sull’ipotesi di una fusione con General Motors: sarebbe “irragionevole non forzare” dice l’ad di Fiat Chrysler Automobiles in un’intervista ad Automotive News, spiegando che non c'è altra scelta se non “mettere pressione su Gm per cominciare a discutere ora”. Il manager italocanadese non rinuncia al potenziale successo di un’eventuale operazione ma nonostante i diversi approcci, non è ancora riuscito a incontrare l’ad di Gm, Mary Barra.
“Si tratta di un’operazione troppo grande da ignorare, spiega Marchionne “una questione che il Cda sta affrontando”. Il manager italo-canadese non pensa a un’Opa ostile: “Ci sono vari tipi di abbracci. Posso abbracciarti carinamente, posso abbracciarti forte. Qualsiasi cosa inizia con un contatto fisico. Poi puoi venire meno, ma inizia con un contatto fisico”. Marchionne ha analizzato l’ipotesi di un eventuale fusione tra Fca e Gm “prodotto per prodotto, impianto per impianto, area per area” perché facendo un po’ di conti, si scopre che “i dati sono così buoni che è impossibile lasciare inesplorata un’operazione del genere”.
“Non stiamo parlando di miglioramenti marginali sul fronte dei margini, prosegue “Stiamo parlando di cambiamenti enormi nella performance. I potenziali profitti che si profilerebbero da una fusione sono più grandi in maniera esponenziale rispetto agli attuali guadagni globali di Fca e Gm messi insieme “può nascere un'entità da 30 miliardi di dollari l’anno di cash – assicura. Per Fiat “i potenziali partner non mancano e potrei vendere o realizzare una fusione con Fca oggi stesso. Sono in tanti ad aver mostrato interesse. Ma io non sono interessato. Perché c’è un accordo migliore”.