Giugiaro reinventa il concetto di automobile e presenta al Salone di Ginevra l’auto trasversale
È solo un concept al momento, ma già fa parlare molto di sé, non a caso chi ha partorito questa idea è anche colui il quale ha inventato, almeno nelle forme, la Panda e la Golf. Il concept in questione è stato ideato da Giugiaro e secondo lo stesso costruttore sarà destinata a sconvolgere in modo definitivo il classico sistema di catalogazione dei modelli in base al segmento di appartenenza.
Come spiega lo stesso Giugiaro, il prodotto “è il risultato di uno studio di diversi anni: è una soluzione che permette di avere un’abitabilità interna comparabile a quella di una berlina di segmento D, pur avendo mantenuto le dimensioni esterne di una vettura da segmento A. Possiamo dire che si tratta di una tipologia di vettura inedita, un nuovo concetto di automobile in cui l’estetica è egualmente importante rispetto alla funzionalità, all’ergonomia e al comfort, senza dimenticare l’attenzione all’impatto ambientale. Paragonata alle altre compatte è più alta, per sfruttare al massimo gli ambienti interni; il punto h dei sedili è alla stessa altezza dell’anca dei passeggeri: non si scende in auto come in un coupé, non si sale come in un SUV, ma si entra in modo naturale a bordo. Il comfort dei posti posteriori, in entrata e in uscita dalla vettura è assolutamente inedito, la distanza dal sedile anteriore è paragonabile a quella di un SUV”.
La citycar è stata sviluppata con la collaborazione del costruttore malese PROTON ((Perusaharan Otomobil Nasional), proprietario del marchio Lotus, che ha progettato il sistema ibrido. In pratica la vetturà montera un motore termico, situato nella zona posteriore della vettura, che non sarà collegato alle ruote ma avrà come unica funzione quella di ricaricare le batteria del modulo elettrico a cui è affidato l’intera trazione dell’automobile.
Una bella sfida quella di Giugiaro, che negli States ha già trovato sponsor validi come la HK, società americana finanziata con capitali cinesi che ha chiesto al progettista di Moncalieri di ideare una gamma di ben otto vetture destinate al mercato statunitense.
