Gomme k.o. a Brno, Michelin: “Anteriore morbida per condizioni full-wet”
Oltre che per la prima vittoria in carriera di Cal Crutchlow, la prima di un pilota inglese 35 anni dopo l’ultimo trionfo di Barry Sheene, il Gp della Repubblica Ceca 2016 sarà ricordato per il grave degrado delle gomma morbida rain anteriore che ha compresso la gara dei piloti Ducati ufficiali, di quelli del team Pramac e di Jorge Lorenzo. Al decimo giro era Andrea Dovizioso a rallentare vistosamente per poi rientrare ai box. Poi anche Andrea Iannone, dopo essere stato al comando fino al 15 passaggio, è stato costretto ad abbassare il ritmo e ad accontentarsi di un poco esaltante ottavo posto. Traditi dalle gomme anche Danilo Petrucci, Scott Redding e Jorge Lorenzo.
“Michelin come un chewing gum” lamentava Lorenzo che ha chiuso in ultima posizione e a zero punti, cedendo anche la seconda posizione del mondiale al compagno di squadra Valentino Rossi. “Ho pensato che la gomma potesse scoppiare da un momento all’altro” sottolineava l’abruzzese. In difficoltà con la morbida posteriore anche il pesarese: “Con le Bridgestone era tutto più scientifico mentre con le Michelin ci vuole interpretazione o… culo, a seconda di come lo si voglia chiamare”. Gli unici ad essere andati bene con la gomma morbida rain sono stati Marc Marquez ed Hector Barberà, certamente più minuti rispetto agli altri che avevamo optato per la stessa scelta. Una spiegazione di quanto accaduto è arrivata dalla Michelin.
Alcuni altri piloti hanno sofferto l’usura estrema della specifica più morbida quando la pista si asciugava e questo era perché lo pneumatico è stato progettato per condizioni di bagnato complete – ha spiegato Nicolas Goubert, responsabile per Michelin del programma MotoGP.
In Repubblica ceca la situazione è stata più grave di quella in Argentina, dove Scott Redding nelle ultime libere aveva perso il battistrada. In quel fine settimana, Michelin aveva risolto ritirando la gomma morbida, ma a Brno i problemi erano arrivati solo in gara e non era stato possibile correre ai ripari.
