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GP Austin: futuro a rischio?

Problemi economici per gli organizzatori della gara texana di Formula 1: gli aiuti statali sono destinati a diminuire e si dovranno reperire nuove risorse per poter pagare la quota annuale.
A cura di Vito Lamorte
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È stata una delle gare più incensate dell'anno come spettacolo sportivo ma pare che non si navighi in buone acque dalle parti dell'organizzazione della gara a stelle e strisce. Tutti riconoscono agli americani la bravura nel creare "l'evento" intorno ad una manifestazione sportiva ma, a quanto pare, non sembra essere il caso della gara di Austin. La gara americana non pare aver portato gli introiti sperati e il futuro sembra un po' più incerto. A rilanciare la notizia è stato l'Austin Business Journal, secondo cui il futuro del Gran Premio degli Stati Uniti e del circuito di Austin non è affatto roseo. Stando a quanto riportato dalla testata giornalistica del Texas, il COTA ha portato un impatto economico di circa 900 milioni di dollari grazie agli eventi motoristici, ma “la gara sul circuito di Austin è tutto fuorché profittevole. Nel 2014 il pubblico è calato ancora, e continuano le indiscrezioni riguardo ad una possibile vendita della struttura da parte dei proprietari dell’impianto.” Il calo di pubblico, rispetto al 2012, è dell’11%.

Il Circuit of The Americas è riuscito a mantenere un bilancio dignitoso grazie ai fondi statali. Per il Gran Premio di Formula 1 sono stati stanziati 29,256,806 milioni di dollari nel 2014, a fronte dei 544,481 mila dollari per il Texas Motor Speedway, autodromo prestigioso dove corre ogni anno la NASCAR ma gli aiuti statali sono destinati a diminuire. Gli organizzatori della gara di Austin dovranno reperire da soli sufficienti risorse per poter pagare la quota annuale a Bernie Ecclestone e per chiudere il bilancio in attivo.

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