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GP Australia, indagine sul ritiro di Raikkonen: nessuna penalità

Per il pilota finlandese problemi dopo i pitstop con la posteriore sinistra. Raikkonen si è detto soddisfatto del ritmo gara ma mastica amaro per l’abbandono.
A cura di Vito Lamorte
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Kimi Raikkonen non ha portato a termine i 58 giri del Gran Premio d’Australia a causa di un problema di fissaggio della gomma posteriore sinistra, dovuto ad un dado spanato. Questo danno era stato probabilmente provocato durante il primo pit stop che si era già rivelato problematico. Il pilota  finlandese si è fermato al giro numero 42 quando era appena uscito dai box dopo la seconda sosta.  Optando per una strategia a due soste era comunque riuscito a risalire fino al quinto posto, ma poi c'è stato il problema al cambio gomme. Per diversi giri il finlandese è stato addirittura il più veloce in pista, ma ha chiuso la prima tappa del Mondiale 2015 con 0 punti. Il campione del mondo 2007 non sapeva ancora del dado spanato quando ha rilasciato le prime interviste post-gara perché non ha approfondito i motivi del mancato fissaggio: "Questo non lo posso sapere. Non so esattamente cosa sia successo. Sicuramente c'è stato un danno alla vettura che ci è costato un po' di carico, ma non so se ci sia stato un errore di qualche altro tipo". Tra le altre cose, questo potrebbe costare una penalità allo stesso pilota o alla scuderia di Maranello  tra 15 giorni a Sepang, in Malesia, perché era stato messo sotto investigazione per "Unsafe release".

Il collegio dei commissari sportivi ha deciso di non agire contro il pilota della Ferrari dopo che la squadra ha dimostrato con i dati telemetrici di aver agito tempestivamente evitando di creare pericolo.

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