GP Australia, Vettel: “Possiamo combattere per il podio”
L'esordio di Sebastian Vettel è molto positivo. Il pilota tedesco ha conquistato una seconda fila nella griglia di partenza del Gran Premio d'Australia e in ottica gara sembra avere delle buone chance di poter puntare al podio della gara di Melbourne, grazie ad una SF15-T che ieri aveva mostrato un passo interessante. Il quattro volte campione del mondo a fine qualifica ha dichiarato: "Siamo stati molto vicini alla Williams, ma possiamo essere sicuramente molto contenti perché ci siamo piazzati al quarto ed al quinto posto. E' un ottimo risultato per noi ed abbiamo passato un weekend in cui tutto è filato liscio, senza particolari problemi. C'è ancora molto da fare perché il gap dalle Mercedes è ancora grande, ma per ora possiamo essere contenti perché domani possiamo combattere per il podio".
Il passo mostrato dalla monoposto di Maranello lascia la porta aperta ad una buona gara: "Ieri abbiamo avuto un buon passo e speriamo di continuare su questa strada. Dobbiamo solo aspettare di vedere che condizioni meteorologiche ci saranno, ma abbiamo dimostrato in tutte le sessioni che possiamo essere lì, quindi ribadisco che possiamo lottare per il podio". Vettel crede nel podio, anche perché il distacco da Felipe Massa che lo precede è davvero minimo: "Oggi non ci è mancato molto, se avessi fatto un giro migliore nel Q3 sarei già in terza posizione. Felipe però ha fatto un lavoro migliore e si è qualificato di poco davanti a noi".
Raikkonen: "Potevo essere terzo"
Il finlandese è parso in palla e ammette di aver commesso un errore durante la Q3: "Se guardiamo a dove abbiamo chiuso l'anno scorso e a dove siamo ora, ovviamente abbiamo fatto un ottimo lavoro, ma abbiamo ancora un lungo cammino da percorrere per riprendere la Mercedes. Oggi la terza posizione era alla mia portata, ma ho fatto un grosso errore durante il mio ultimo giro di qualifica con le gomme nuove. Nella parte finale ho recuperato parecchio, ma sono un po' deluso perché c'era tutto per essere terzo".
