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Gp Baku: che sfortuna per Bottas! Seb paga caro l’unico errore. Ecco Leclerc anche in F1

Nel GP d’Azerbaijan a vincere quasi casualmente al termine di una gara con tantissimi colp di scena dal primo all’ultimo giro è Lewis Hamilton davanti a Kimi Raikkonen e Sergio Perez. Ma i veri protagonisti di giornata sono stati gli sfortunati Bottas e Vettel, e i promettenti giovani LeClerc e Sainz. Altro disastro invece in casa Red Bull.
A cura di Michele Mazzeo
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Come lo scorso anno anche in questa stagione il GP dell'Azerbaijan sul circuito cittadino di Baku regala grandi emozioni dal primo all'ultimo giro. In una gara in cui incidenti, safety car, strategie cambiate in corso d'opera, errori e forature hanno più volte stravolto tutto. Alla fine è Lewis Hamilton che quasi per caso si ritrova a conquistare la prima vittoria stagionale, davanti ad un altrettanto rocambolesco secondo posto di Kimi Raikkonen. Sul terzo gradino del podio in un finale pazzesco ci finisce Sergio Perez che riesce a tenere alle spalle Sebastian Vettel che finisce solo 4° pagando a caro prezzo l'unico piccolo errore commesso in tutto il week end. Ancora più sfortunato Valtteri Bottas in testa a due giri dal termine è costretto al ritiro per una foratura a causa di un detrito sulla pista. Tanti dunque i momenti da ricordare di questo Gran Premio dell'Azerbaijan, così come altrettanti quelli che invece vanno dimenticati in fretta. Ecco il meglio e il peggio della quarta gara stagionale della Formula 1.

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Strategia, tempismo e poi la sfortuna: che altalena per Bottas

Ancora una volta, come spesso accaduto in questo avvio di stagione, in gara l'uomo di punta della Mercedes diventa Valtteri Bottas. In questa occasione la "colpa" sembra però essere del compagno Lewis Hamilton che con un bloccaggio delle ruote al 19° giro ha mandato all'aria tutti i piani regalando così la possibilità al finlandese di poter mettere in atto una strategia aggressiva ritardando tantissimo il proprio pit-stop e uscendo davanti a tutti dalla pit-lane sfruttando la virtual safety car per l'incidente tra le due Red Bull e la contemporanea seconda sosta di Sebastian Vettel per mettere le ultrasoft. Ma a due giri dalla possibile vittoria ci si mette la sfortuna con una foratura che mette fine alla sua gara.

Vettel: un solo ‘carissimo' errore

Sembrava potesse portare a termine quello che in gergo si chiama Grand Chelem, portando a casa una vittoria dominata dal primo all'ultimo giro e invece la strategia improvvisata di Valtteri Bottas e la virtual safety car ha rimesso in discussione tutto. E così Sebastian Vettel con la sua Ferrari a 4 giri dal termine si trova in seconda posizione stretto nella morsa delle due Mercedes con il finlandese davanti e Lewis Hamilton subito dietro. Ci ha provato il tedesco ma l'azzardo gli è costato addirittura il podio finendo dietro anche al compagno di squadra Kimi Raikkonen e alla Force India di Sergio Perez.

Ecco Charles Leclerc

Un week end fantastico per il rookie della Sauber – Alfa Romeo Charles Leclerc. Il campione in carica della GP2 cresciuto nella Ferrari Academy dopo la gran qualifica ottenuta al sabato si ripete anche in gara riuscendo a stare con i migliori non subendo affatto alcun tpo di timore riverenziale nemmeno nei confronti di due campioni del mondo come Kimi Raikkonen e Fernando Alonso. Il sesto posto finale è il giusto premi per un ragazzo che, ne siamo certi, farà parlare molto di sé in futuro: i numeri ci sono tutti.

Sainz è tornato

Nessun dubbio su chi siano stati i grandi protagonisti almeno nella prima parte della gara azera: dopo un avvio di stagione altalenante sul circuito cittadino di Baku arriva la prima grande prestazione della Renault che con entrambi i piloti, Carlos Sainz e Niko Hulkenberg, aveva mandato in crisi le più quotate Red Bull. Una foratura metterà poi fine alla gara del tedesco, ma lo spagnolo continuerà ad essere in lotta per il 4° posto fino alla fine vendendo cara la pelle rispondendo come un veterano agli attacchi di Max Verstappen e Daniel Ricciardo.

Flop, cosa dimenticare e in fretta

Disastro Red Bull

Cosa sarebbe potuto succedere se le Red Bull non avessero avuto problemi con la ricarica della batteria nella prima parte di gara e soprattutto se Max Verstappen e Daniel Ricciardo non avessero perso molto tempo a duellare tra loro per tanti giri? Probabilmente i due piloti Red Bull avrebbero conquistato agevolmente il podio e forse, dal ritmo impresso nella seconda parte di gara, anche la seconda vittoria consecutiva dopo quella ottenuta in Cina dall'australiano. E invece finisce nel peggiore dei modi con i due che immediatamente dopo aver effettuato il pit stop si eliminano a vicenda dalla gara con Verstappen che tampona Ricciardo.

Ocon troppo irruento

Doveva essere la gara della riscossa sia per lui che per la Force India e invece la corsa del talentino Esteban Ocon finisce dopo appena tre curve. Di certo non gli si può fare una colpa per l'aggressività con cui ha approcciato il GP di Baku, ma quel contatto con Raikkonen forse lo avrebbe potuto evitare evitando di stringere così tanto la propria traiettoria. Fatto sta che dopo 4 gran premi la sua classifica recita un solo punto conquistato e un 10° posto come miglior risultato finale.

Che errore per Grosjean

Stava facendo una grandissima gara avendo recuperato ben 14 posizioni ma alla fine ha rovinato tutto con un errore da principiante. Roman Grosjean, partito dall'ultima casella della griglia con la sua Haas, a 8 giri dal termine della corsa era addirittura al 6° posto, ma in regime di Virtual Safety Car arriva l'errore che da un pilota esperto come lui non ti aspetti: il francese infatti va a sbattere contro il muro di protezione perdendo il controllo della sua monoposto mentre stava riscaldando gli pneumatici.

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