Gp Brasile, gli organizzatori: “Al 95% saremo in calendario, ma la F1 è sostituibile”

L'ultimo atto, poi il sipario calerà sulla Formula 1: quello di Abu Dhabi, dove Rosberg e Hamilton si giocheranno il titolo di campione del mondo, sarà l'ultimo appuntamento della stagione 2016. I vertici della Formula 1, però, hanno già rilasciato una bozza del calendario 2017 con tutti gli appuntamenti che andranno a comporre gli appuntamenti della prossima stagione: alcuni Gp, però, sono ancora in cerca di approvazione etra questi c'è anche quello del Brasile, proprio una delle piste più spettacolari dell'anno, come dimostrato dall'ultimo Gran Premio disputato.
Rohonyi: "Se non sarà F1 avremo un'altra gara internazionale"
Il tracciato di Interlagos è stato al centro di molte voci ultimamente con Bernie Ecclestone che si è lamentato per la lentezza con cui sono stati portati a termine i lavori richiesti. La risposta al boss della Formula arriva direttamente da Tama Rohonyi, uno dei promotori della gara brasiliana che ha dichiarato:
Al 95% la gara sarà inserita nel calendario ufficiale, ma se così non sarà ci attiveremo subito per avere un'altra gara internazionale. Sono nel business delle corse internazionali – sono state le sue parole riportate da Autosport – e se non riusciremo a ottenere la Formula 1 non perderò il sonno. E' come quando è morto Pavarotti, si è dovuto cercare un altro cantante per riempire i posti ed è esattamente quello che abbiamo intenzione di fare.
Ipotesi rinnovo fino al 2028?
L'obiettivo è quello di continuare ad ospitare il circus della Formula 1, magari allungando l'accordo fino al 2024 o addirittura fino al 2028, ma non a qualsiasi condizione. La situazione economica del Brasile non è certo delle migliori. Anche l'addio di Felipe Massa, e la situazione ancora da chiarire riguardo Felipe Nasr, potrebbero influire sulle presenze sulle tribune di Interlagos: senza un pilota brasiliano al via potrebbe esserci un calo del pubblico, ma secondo Rohonyi questo non influirà in alcun modo.
Il buco nel nostro bilancio dipende dalla situazione economica in Brasile. Abbiamo perso importanti sponsorizzazioni di imprese statali, la banca di stato, la compagnia petrolifera, società commerciale di Stato e anche la Shell che era un nostro grande cliente, ma sono sicuro che andrà tutto bene. Dobbiamo mobilitare tante persone – ha concluso – e credo che un progetto a lungo termine possa essere la soluzione migliore.