GP Catalunya. Valentino Rossi: “Bisogna tenere duro”
In qualifica Valentino Rossi purtroppo continua a non riuscire bene. Nonostante ce la stia mettendo davvero tutta, il Dottore non riesce proprio a rompere la maledizione del sabato pomeriggio. Domani partirà dalla terza fila, essendo riuscito a fa segnare un amaro settimo tempo (1'41.959). Davanti al pilota pesarese ci saranno Dani Pedrosa, che scatterà dalla pole, le Yamaha di Cal Crutchlow e Jorge Lorenzo, poi Alvaro Bautista, Nicky Hayden e Marc Marquez. “Ancora non siamo riusciti a partire meglio”, commenta Rossi alla fine del turno, “quindi sono ancora settimo. Nelle qualifiche i piloti più in forma riescono a togliere quel decimino più di me. Partire quinto, sesto o settimo non cambia tanto. Sarebbe bello partire in prima fila ma ancora non sono pronto. Però il resto non è male. Ho un buon passo e stiamo lavorando per cercare di migliorarlo un po’. Pedrosa sembra averne un po’ più di tutti. Lorenzo forse è un pelino più veloce di noi ma siamo molto vicini e poi ci sono Marquez, Crutchlow e noi, che siamo molto simili. Bisognerà fare una bella gara. Sarebbe bastato un decimo per partire quinti però ancora non ho quel feeling necessario per quell’ultimo pezzettino e, quando provo a fare di più, faccio solo peggio. Non mi arrendo, ci proviamo… visto che sono un pilota giovane con poca esperienza [ride] e bisogna comunque tenere duro”. Sulla gara di domani, Rossi è ottimista: “Potrebbe essere una gara molto importante domani. Sarà importante partire bene, perché ci sono tanti piloti molto costanti. Bisognerà vedere che ritmo si riuscirà a tenere fino alla fine: la gara è lunga e bisognerà vedere la scelta della gomma posteriore, più che altro, se ci sarà qualcuno che sceglierà di partire con la dura. Sarà una gara difficile, però interessante”. La Yamaha del Dottore sembra soffrire le temperature dell’asfalto del Montmelò.“La mattina è molto più facile” spiega, “Questa mattina ho provato entrambe le moto e andavano bene tutte e due, era bello guidare perché bastano quei dieci, quindici gradi di temperatura in meno sull’asfalto che la moto diventa bellissima da guidare, perché le gomme non si scaldano troppo. Invece con i quindici gradi in più di oggi pomeriggio diventa difficile stare avanti, spingere e bisogna star molto attenti soprattutto dietro, la gomma va subito su di temperatura e la moto comincia a muoversi tanto. Bisognerebbe correre la mattina [ride] e fare il warm-up alle due del pomeriggio”.