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Gp Corea 2013, Vettel domina anche in Corea e si avvicina al suo quarto mondiale

Sul circuito coreano di Yeongam, altro dominio della Red Bull del campione in carica. Dietro a Vettel ottima gara di Raikkonen e dell’altra Lotus di Grosjean. Per Alonso, sesto, una delusione che somiglia tanto ad una resa definitiva.
A cura di Redazione Motori
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L'imprendibile Vettel è vicino al suo ennesimo trionfo mondiale. E' questo il titolo a "nove colonne" che va in stampa dal circuito coreano di Yeongan. Il pilota Red Bull è stato più forte delle due Safety Car uscite in pista, nel finale, e di un Kimi Raikkonen straordinario che, fino alla bandiera a scacchi, ha messo pressione al campione del mondo. Scattato davanti a tutti, grazie ad una pole incredibile, Sebastian Vettel ha salutato subito la compagnia cominciando a fare la sua (solita) corsa in solitario. Le emozioni sono arrivate alle spalle del leader della corsa dove, tra gomme scoppiate e macchine andate a fuoco, gli appassionati sono riusciti a rimanere svegli nonostante l'orario. Il fenomeno di Heppenheim ha vinto, ancora una volta, a mani basse alternando giri velocissimi a giri dove si è potuto addirittura permettere di rallentare per raffreddare e conservare i pneumatici. Il sesto posto di Fernando Alonso è un colpo duro da digerire per i tifosi del Cavallino. Una "sconfitta" che allontana il pilota Ferrari dal leader del mondiale e riduce quasi a zero le possibilità che l'asturiano possa contendere a Sebastian Vettel il titolo piloti. Oltre alla Red Bull di Vettel, gli applausi vanno alla Lotus che portando Raikkonen e Grosjean sul podio, di fianco al fenomenale tedesco, ha compiuto un mezzo miracolo. Il prossimo pilota del Cavallino, che prenderà il posto di Massa (anche oggi scomparso dai radar di Vettel e finito nono a più di trenta secondi), è stato l'unico ad avere avuto il coraggio e la forza di mettere un po' di apprensione al primo della classe. Kimi "Iceman" Raikkonen, partito decimo, è riuscito a chiudere alle spalle del vincitore, precedendo il compagno di squadra e l'ottimo Hulkenberg: incredibilmente quarto con la sua Sauber. Se Fernando Alonso piange, di certo Hamilton e Webber hanno poco da ridere e dovranno riflettere su questo ennesimo Gran Premio andato a farsi benedire. L'inglese, dopo esser stato il protagonista delle libere, ha chiuso quinto dopo aver avuto problemi con le gomme e alcune incomprensioni con il box Mercedes. L'altro pilota Red Bull, invece, è andato addirittura a fuoco dopo lo scontro con Paul Di Resta al 37esimo giro. Riflessioni che dovranno fare anche gli organizzatori di questo gp e chi, ai piani alti della federazione, ha scelto di portare i team in Corea. Tracciato perso in una zona desertica, pochi spettatori e un'organizzazione che ha lasciato a desiderare, specialmente nell'occasione dell'incendio sulla Red Bull di Webber: soccorsi lenti ad arrivare e l'apparizione di una macchina (una jeep) dei pompieri, prima dell'uscita della Safety Car. Emozioni di cui, francamente, avremmo fatto anche a meno.

Gp di Corea – Ordine di arrivo

1.  Vettel (Red Bull-Renault) – 1h43:13.701

2.  Raikkonen (Lotus-Renault) + 4.200

3.  Grosjean (Lotus-Renault) + 4.900

4.  Hulkenberg (Sauber-Ferrari) + 24.100

5.  Hamilton (Mercedes) + 25.200

6.  Alonso (Ferrari) + 26.100

7.  Rosberg (Mercedes ) + 26.600

8.  Button (McLaren-Mercedes) + 32.200

9.  Massa (Ferrari) + 34.300

10.  Perez (McLaren-Mercedes) + 35.100

11.  Gutierrez (Sauber-Ferrari) +35.900

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