GP d’Australia 2016, la grande rimonta del Dottore
Nel GP d’Argentina Valentino Rossi partirà dalla settima posizione in griglia, un buon risultato tenendo conto dei pessimi tempi fatti registrare nelle prime due sessioni di libere che lo hanno costretto fuori dalla Q2. Ma questa non si tratta di un’assoluta novità per il pilota di Tavullia. Infatti, l’ultima volta che il Dottore non rientrò tra i primi dieci nelle prove libere è stato nel GP d’Australia della scorsa stagione, un precedente che, dato l’esito della gara, però fa ben sperare sia Valentino che tutti i suoi tifosi.
Rossi e Lorenzo fuori dalla Q2
Al venerdì, sul circuito di Phillip Island, a farla da padrone è la pioggia che prima condiziona pesantemente la FP1 e poi costringe alla cancellazione della FP2. Al sabato, all’inizio della terza sessione di prove libere della classe MotoGP, la pista sembra in netto miglioramento rispetto alla prima giornata di prove, ma con il passare del tempo il meteo è stato ancora protagonista. Non ne risente Marc Marquez, che ha già il titolo iridato in tasca, che centra il miglior crono, mentre entrambe le Yamaha di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo finiscono furi dai primi dieci e sono quindi costretti a disputare le Q1 per poter accedere alle Q2.
Continua il weekend nero della Yamaha: Jorge 12°, Valentino 15°
Anche nelle qualifiche il fattore maltempo è stato decisivo soprattutto per i due alfieri del team ufficiale della casa di Iwata, mentre el Cabronçito con la sua Honda numero 93 stampa un gran tempo conquistando l’ennesima pole position stagionale, davanti al “mago del bagnato” Cal Crutchlow e al connazionale Pol Espargaro. Continua invece il weekend nero della Yamaha con Lorenzo che chiude dodicesimo, mentre il Dottore rimane fuori dalla Q2 e partirà dalla quindicesima casella.
Rossi crede nel miracolo: «arriverò a podio»
Si arriva così alla gara con il fenomeno di Tavullia che crede però nella grande rimonta («arriverò a podio» aveva detto al termine delle pessime qualifiche). Al via scatta in testa Pol Espargaro con la sua Yamaha Tech 3, ma la sua leadership dura pochissimo, infatti già al tornantino Marquez lo passa per tornare al comando e involarsi facendo il vuoto alle sue spalle. Dietro intanto Rossi, Lorenzo e Vinales iniziano la loro risalita.
La straordinaria rimonta del Dottore
Valentino è strepitoso e piazza dodici sorpassi, uno più bello dell'altro: al termine del primo giro era già undicesimo e poi infila uno dopo l’altro Bradl, Redding, Vinales, Hayden, Miller, Lorenzo, Petrucci, Pol Espargaro e Dovizioso. E così già dopo 10 giri è in zona podio: terzo posto e promessa mantenuta. Ma le sorprese di giornata non finiscono qui. Infatti, davanti alla Yamaha numero 46 c'è Crutchlow, che segue a distanza Marquez, che però gli spiana la strada cadendo al tornantino. A questo punto il britannico assesta il ritmo e va a prendersi il secondo successo stagionale, con Rossi che non riesce ad insidiarlo, ma tiene sull’assalto finale di Vinales e conquista un secondo posto che ha dell’incredibile.