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GP d’Australia: Impeccabile Vettel, ma Hamilton c’è. Ferrari fa festa anche con Kimi

Nel Gran Premio che apre la nuova stagione il tedesco del Cavallino sfruttando motore, strategia, abilità e un po’ di fortuna, mette dietro Lewis Hamilton. Sarà duello per il titolo anche quest’anno. L’arma in più della Ferrari è però Raikkonen terzo e determinante nel successo del compagno. Male invece Verstappen e Bottas. Disastro per la Haas.
A cura di Michele Mazzeo
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Comincia col botto la stagione 2018 in Formula 1. Nella gara inaugurale dell'anno sul circuito Albert Park di Melbourne come lo scorso anno si impone la Ferrari di Sebastian Vettel davanti a Lewis Hamilton su Mercedes. Terzo l'altro ferrarista Kimi Raikkonen che è riuscito a tenere a bada un indiavolato padrone di casa Daniel Ricciardo. Quinto il redivivo Fernando Alonso su McLaren che chiude davanti alla Red Bull del "solito" Max Verstappen. Tanti dunque i momenti da ricordare di questo Gran Premio d'Australia, così come altrettanti quelli che invece vanno dimenticati in fretta. Ecco il meglio e il peggio della gara australiana della Formula 1.

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Vettel c'è: sarà duello con Hamilton anche quest'anno

Dopo gli oltre sei decimi di secondo presi in qualifica da Lewis Hamilton e buona parte della gara passata in terza posizione anche alle spalle del compagno di scuderia Kimi Raikkonen in pochi credevano che Sebastian Vettel potesse prendersi la testa della corsa replicando quanto fatto lo scorso anno in Australia. La strategia e l'ottima tenuta del motore Ferrari, un po' di fortuna e la solita impeccabile guida del tedesco hanno fatto sì che quanto si augurava ieri al termine delle qualifiche è divenuto realtà: Lewis festeggia sabato, Seb domenica (quando conta di più).

Hamilton: nessuna intenzione di cedere il trono

Non si può rimproverare nulla Lewis Hamilton. Il britannico ci ha provato fino alla fine, spingendo al massimo la sua Mercedes, mettendo costante pressione a Sebastian Vettel che sfruttando la strategia Ferrari e la virtual safety car per rimuovere dal tracciato la Haas di Grosjean si è preso a sorpresa la testa della corsa e non l'ha più mollata. Se c'è un piccolo neo nel week end del britannico è quel bloccaggio dell'anteriore destra a pochi giri dal termine che gli ha fatto perdere un po' di terreno dal rivale. Ma il secondo posto, con cui ha iniziato la stagione, ottenuto stringendo i denti dopo i problemi alla sua Mercedes che negli ultimissimi giri hanno fatto avvicinare sensibilmente ai suoi scarichi sia Raikkonen che Ricciardo, dimostra che il campione del mondo in carica non è affatto sazio e anche quest'anno non ha nessuna intenzione di cedere il proprio trono.

Raikkonen determinante

Certo, dopo la seconda posizione ottenuta in qualifica magari Kimi Raikkonen sperava di cominciare la stagione con un successo, ma la sua gara sul circuito Albert Park di certo non può che che essere archiviata come molto positiva. Dopo una prima parte di gara alle spalle del leader Lewis Hamilton rispondendo giro su giro ai tempi fatti registrare dal britannico, il finlandese è determinante far sì che il compagno di scuderia, Sebastian Vettel, sull'altra Ferrari riesca a conquistare la testa della corsa. Alla fine riesce a conquistare il gradino più basso del podio tenendo a bada un Ricciardo indiavolato, ma perdere anche la terza posizione sarebbe stato ingiusto dopo il week end quasi perfetto messo in piedi dal 38enne di ghiaccio del Cavallino.

Flop, cosa dimenticare e in fretta

Anno nuovo, ‘vecchio' Verstappen

Non comincia nel migliore dei modi la stagione di Max Verstappen. Il talento olandese inizia il nuovo anno nel segno della continuità con quanto fatto nella passata annata falcidiata da errori. E anche in questo debutto stagionale il pilota della Red Bull commette diversi errori: in partenza si fa sorprendere da un attacco all'esterno di Magnussen e poi, proprio per cercare di riconquistare la posizione persa, ne commette un altro ancora più grave finendo in testa coda sull'erba. Il grande recupero gli permette di rientrare in gara, e il disastro combinato in fase di pit-stop in casa Haas gli ha permesso di rimontare diverse posizioni, finendo sesto alle spalle di un redivivo Fernando Alonso, ma cominciare l'anno così di certo non fa ben sperare per il futuro.

Debutto stagionale da incubo per Bottas

Mentre il suo compagno di scuderia comandava la gara, lottando sui tempi con le Ferrari di Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel, Valtteri Bottas, partito quindicesimo a causa dell'incidente in avvio di Q3 che lo ha costretto anche a sostituire il cambio sulla sua Mercedes, non riusciva nella rimonta auspicabile alla vigilia, rimanendo a lungo in 13a posizione stretto nella morsa delle due Force India. L'ottavo posto finale al termine una gara anonima non cancella un week end da incubo per il finlandese che già dal Bahrein dovrà cambiare marcia se vorrà sperare che la casa di Stoccarda decida di prolungare il suo contratto in scadenza a fine anno.

Disastro Haas!

Poteva essere la gara della vita per i piloti Haas e invece le loro ottime prestazioni in qualifica e la stupenda prima parte di gara nella quale Kevin Magnussen e Roman Grosjean hanno tenuto dietro le Red Bull di Max Verstappen e Daniel Ricciardo occupando la quarta e la quinta posizione sono state vanificate da due errori di fissaggio delle ruote in occasione dei pit stop. Entrambe le monoposto motorizzate Ferrari nello spazio di pochissimi giri sono state costrette quindi ad abbandonare una corsa che fin lì le aveva viste come la sorpresa più interessante di questo GP d'Australia.

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