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GP d’Australia: Marquez ‘Mondiale’, Rossi rinasce. Dovi e Ducati da incubo

A Phillip Island il catalano mette un’ipoteca sul titolo iridato battendo un grandissimo Valentino Rossi. Dovizioso dice probabilmente addio ai sogni di gloria con un clamoroso errore che ha compromesso la sua gara. Da segnalare anche le prestazioni di Iannone e Miller, 7° a tre settimane dall’operazione per la frattura della tibia.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo la splendida gara di Suzuka la MotoGP torna in pista a Phillip Island ed è subito spettacolo. Anche il sedicesimo appuntamento stagionale è ormai andato in archivio. In Australia è andata in scena la corsa che può risultare quella decisiva per l’assegnazione del titolo iridato con Marquez che vince davanti a Rossi e Vinales, prendendo così il largo in classifica generale su Andrea Dovizioso finito 13° dopo una gara condizionata da un errore iniziale. Tanti dunque i momenti da ricordare di questo Gran Premio d’Australia, così come altrettanti quelli che invece vanno dimenticati in fretta. Ecco il meglio e il peggio della gara australiana della MotoGP.

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L’impresa epica di Jack Miller

Quanto fatto oggi dal padrone di casa Jack Miller merita un discorso a parte, a prescindere dal risultato finale. Come fatto già da Valentino Rossi in questa stagione anche l’australiano a Phillip Island ha reso possibile l’impossibile, mettendo su pista un’impresa epica. A sole 3 settimane dalla frattura della tibia e dalla immediata operazione, già quanto fatto al sabato con quel quinto posto in qualifica aveva del “miracoloso”, ma in gara è riuscito addirittura a migliorarsi. Girare per 27 giri con una gamba malconcia non è proprio cosa semplice, figurarsi essere tra i grandi protagonisti della gara, andando addirittura a prendersi anche la prima posizione per qualche tornata. Il 7° posto finale vale come un podio.

Marc Marquez: la gara perfetta che vale il Mondiale

Anche nello splendido circuito australiano Marc Marquez dimostra tutto il suo talento. Il Cabronçito sfrutta al meglio il “regalo” di Andrea Dovizioso e mette su una gara “intelligente”: controllando le operazioni nel gruppo di testa, azzerando praticamente i rischi. Lo spagnolo della Honda dimostra di saper fare anche il “ragioniere” quando ce n’è bisogno accettando di buon grado anche qualche sorpasso da parte delle Yamaha. Poi, quando capisce che è il momento giusto, si prende la testa della corsa e se ne va prendendosi la vittoria. Un successo che, a due GP dalla conclusione della stagione, significa aver messo una serissima ipoteca sul sesto titolo iridato.

Il ritorno di Valentino Rossi

Tra i grandissimi protagonisti della gara dalla prima all’ultima tornata. In Australia arriva l’ennesima risposta di Valentino Rossi a coloro che lo avevano già dato per finito dopo le ultime due gare. Il Dottore mette su una corsa fantastica: lotta costantemente con tutti, mettendo su una serie incredibile di sorpassi, e alla fine centra un secondo posto alle spalle di Marquez che qui vale come una vittoria. Chapeau!

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Dovizioso: un errore Mondiale

È vero, Andrea Dovizioso a Phillip Island partiva sfavorito rispetto al rivale nella lotta per il titolo Marc Marquez. Ma nessuno si aspettava che a decidere la gara australiana e (probabilmente) anche il Mondiale fosse un “errore gratuito” del forlivese che dopo esser partito 11° dopo soli due giri si ritrova a dover rimontare tutto il gruppone essendo finito in 20a piazza per un errore di traiettoria che ha portato la sua Ducati ad un’escursione sulla ghiaia. Alla fine chiude 13° finendo a 33 punti dal leader nella classifica iridata. Adesso nella “sua” Malesia dovrà giocarsi il tutto per tutto, ma dopo oggi potrebbe anche non bastare.

Aleix Espargarò: un’occasione persa

Doveva essere una delle grandi sorprese di questo GP australiano ma già dall’inizio della gara si intuisce che oggi per il grande protagonista delle prove libere Aleix Espargarò non sarà una giornata facile. E così dopo un paio di giri la corsa del pilota Aprilia finisce mestamente nella ghiaia di Phillip Island. Peccato.

Delusione Petrucci sull’asciutto

Chi ha visto Danilo Petrucci nel vivo della corsa alzi la mano. Su un circuito che di certo non esaltava le caratteristiche della sua Ducati, il ternano ritorna nell’anonimato. Purtroppo per lui le gare con pioggia in questo Mondiale sono state troppo poche.

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