Gp d’India 2011, la dedica al Sic della Formula 1
A volte la Formula 1 regala momenti molto emozionanti che vanno al di là delle prestazioni dei piloti in pista. Piccoli gesti che però toccano il cuore degli appassionati e non solo. Uno di questi è sicuramente quello andato in scena il 30 ottobre 2011 sul circuito Buddh International di Greater Noida dove si svolse il Gran Premio d’India, terzultimo appuntamento del campionato mondiale.
Il mondo dei motori piange il Sic e Wheldon
Choc e tristezza sono i sentimenti prevalenti fra i piloti della F1 dopo le due tragedie, prima quella di Dan Wheldon nella IndyCar a Las Vegas e poi di Marco Simoncelli nella MotoGp in Malesia, avvenute a distanza di una settimana l'una dall'altra. Il circus si prepara ad affrontare il primo Gran Premio d'India della storia con grande sconforto e con qualche paura in più, e lo fece cercando di onorare al meglio la memoria di due piloti tragicamente scomparsi qualche giorno prima.
Tutti gli omaggi del circus a Super Sic
E così prima della gara si decide di osservare un minuto di silenzio per le morti di Dan Wheldon e Marco Simoncelli, rigorosamente rispettato da tutti. E molti piloti e molte scuderie decisero di ricordare Super Sic con delle livree particolari: per esempio i ferraristi Felipe Massa e Fernando Alonso scendono in pista col numero 58 sul casco, la Toro Rosso, che ha sede a Faenza, in Romagna (la terra di Marco), il 58 lo fa stampare sul muso delle sue monoposto. Mentre Jarno Trulli, dopo essersi visto rifiutare l’autorizzazione a correre con il numero 58, indossa un casco con gli stessi colori di Simoncelli.
Il ricordo di Vettel e Alonso nel momento della festa
Ma le emozioni non finiscono qui. La gara sarà vinta da Sebastian Vettel su RBR-Renault davanti a Jenson Button su McLaren-Mercedes e a Fernando Alonso su Ferrari. E proprio il tedesco a fine gara ha dedicato la vittoria ai due piloti morti qualche settimana prima: «Vivo delle emozioni miste e contrastanti, da una parte tristezza per la scomparsa di Simoncelli e Wheldon, dall’altra la contentezza per aver vinto il primo Gp d’India. I miei pensieri sono per questi due straordinari e sfortunati piloti». Al campione della Red Bull fa eco lo spagnolo della scuderia di Maranello: «sono state settimane tristi con questi due incidenti che hanno colpito lo sport dei motori, abbiamo corso per loro, dobbiamo guardare avanti ma ricordare sempre queste due persone fantastiche». Anche nel mondo ipertecnologico e ingegneristico della Formula 1 il lato umano riesce a prevalere dunque su tutto.