GP d’Italia, Imola presenta ricorso al Tar del Lazio contro l’Aci
La vicenda legata al futuro del Gp d’Italia di Formula 1 è una questione ancora complessa per l’effettivo impegno economico e per la contrapposizione tra Monza e Imola, dopo la disponibilità arrivata dall’autodromo emiliano a subentrare nell’organizzazione dell’evento. Formula Imola, la società che gestisce l’Enzo e Dino Ferrari, forte di un contratto quinquennale sottoscritto con Bernie Ecclestone lo scorso maggio (contro il quadriennale di cui si è parlato fino ad oggi per Monza) è passata al contrattacco, ricorrendo alle vie legali contro l’Aci che lavora all’organizzazione del Gp d’Italia a Monza. La società ha comunicato oggi pomeriggio di aver presentato un ricorso al Tar del Lazio contro l’Aci per avergli negato la titolazione “Gran Premio d’Italia” nonché l’accesso ai fondi destinati dal Governo, nonostante l’autodromo già disponga di un accordo con la Formula One Management.
"Formula Imola comunica di aver presentato un ricorso al TAR del Lazio contro la Federazione Sportiva Automobilistica Italiana – ACI, per l’impugnazione del provvedimento con il quale ACI ha negato a Formula Imola l’utilizzo della titolazione Gran Premio d’Italia nonché l’accesso ai fondi che, con la c.d. Legge di Stabilità, sono stati destinati all’organizzazione del Gran Premio d’Italia di Formula 1, auspicabilmente nel rispetto degli indirizzi di politica comunitaria, affinché gli stessi possano essere utilizzati anche per organizzare il Gran Premio d’Italia di Formula 1 presso l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola – si legge nella nota diffusa da Formula Imola.
"Formula Imola ha già espresso a FOM e a FOWC il proprio impegno a rendersi disponibile ad organizzare il Gran Premio d’Italia di Formula 1 presso l’Autodromo di Imola per le prossime cinque edizioni sottoscrivendo da parte sua nel corso del maggio scorso un valido contratto, conforme al testo contrattuale ricevuto dagli uffici londinesi del patron della Formula 1, Bernard Charles Ecclestone. Il tutto è avvenuto, come di consuetudine, dopo aver espletato le formalità anti-bribery, rispettando la tradizione che vuole che siano i promotori (ovvero i circuiti) a negoziare con il titolare dei diritti (FOM e FOWC) le condizioni contrattuali per lo svolgimento di un Gran Premio di F1".
"Formula Imola, nel suo pieno diritto e sollecitata da FOM, ha partecipato ad una libera trattativa che ha portato Formula Imola ad assumere l’impegno contrattuale, dopo che, per altro, l’identica proposta, inviata da parte di FOM e FOWC a SIAS per l’Autodromo di Monza, non era stata accettata".
"Agli organi di indirizzo nazionale si richiede ancora una volta di voler valutare congiuntamente e in maniera costruttiva ogni possibile opzione per evitare un così grave rischio per l’immagine del Paese sotto il profilo sportivo".