GP d’Italia: Le Ducati infiammano il Mugello, la Honda fa flop con Marquez e Pedrosa
Anche la sesta prova stagionale della MotoGP è andata in archivio. Sullo storico circuito del Mugello, che ha sempre regalato grandi emozioni per gli italiani, anche questa volta è stato un rappresentante del Bel Paese a dare spettacolo e regalare un’altra vittoria al pubblico italiano. Ad imporsi infatti è stato Andrea Dovizioso davanti a Maverick Vinales e ad uno straordinario Danilo Petrucci. Valentino finisce quarto davanti a Bautista e Marc Marquez. Tanti dunque i momenti da ricordare di questo Gran Premio d’Italia, così come altrettanti quelli che invece vanno dimenticati in fretta. Ecco il meglio e il peggio della gara del Bel Paese della MotoGP.
Top, chi può sorridere e perché
Finalmente una Ducati al top
Una stagione fin qui di certo non esaltante per Jorge Lorenzo al suo primo anno in Ducati. Ma il Mugello è la sua pista preferita (prima di oggi 5 vittorie nelle ultime sei apparizioni in Toscana) e lui lo mette subito in chiaro con uno scatto dalla griglia fenomenale (da nono a terzo) e poi per qualche giro duella anche con Valentino e Vinales per la prima posizione. Poi invece è il compagno Andrea Dovizioso a risalire e ad andare a insidiare le due Yamaha. Il Dovi è favoloso: sorpasso sul leader del campionato mondiale e fuga verso la vittoria. Sterpitosa gara di casa per le Ducati ufficiali dunque, ma anche per quelle non ufficiali di un fenomenale Danilo Petrucci e di un altrettanto incredibile Alvaro Bautista. La casa di Borgo Panigale può essere più che soddisfatta di quanto fatto al Mugello. Adesso bisognerà continuare su questa strada.
Vinales si difende dallo strapotere della desmosedici
Per uno che in questa stagione è abituato a vincere sembra quasi che un secondo posto al Mugello sia un fallimento. E invece il secondo posto tra le due Ducati di Maverick Vinales è un grande risultato sia perché allunga ancora su Valentino Rossi e Marc Marquez nella classifica iridata e sia perché con una Yamaha che oggi ne aveva decisamente meno delle “creature di Borgo Panigale” è riuscito comunque ad ottenere il massimo risultato possibile. I titoli mondiali si vincono anche così.
69 secondi per ricordare Kentucky Kid
La MotoGP non dimentica lo sfortunato Nicky Hayden e ne onora la memoria con 69 secondi di silenzio con tutti i piloti schierati davanti alla moto del pilota statunitense deceduto dopo l’incidente in bicicletta di qualche settimana fa. Sessantanove come il numero di gara che ha seguito Nicky in tutta la sua carriera, anche in quella stagione 2006, quando è riuscito a laurearsi campione del mondo della classe regina del Motomondiale. Tantissime inoltre le singole iniziative di centauri, scuderie e tifosi, al Mugello per ricordare Kentucky Kid nella prima del Circus dopo la sua tragica scomparsa perché come recita uno striscione “le leggende non muoiono mai”.
Flop, 3 cose da dimenticare e in fretta
L’anonimo Pedrosa
Un GP d’Italia da cancellare immediatamente per Daniel Pedrosa. Nella sua stagione di alti e bassi lo spagnolo al Mugello è protagonista di una gara completamente anonima. Lui e la sua Honda galleggiano per tutta la corsa oltre la decima posizione distantissimo dai primi per poi finire sulla ghiaia. Week-end da scordare il prima possibile per il numero 25 tornare tra i top già dal prossimo GP.
Marquez, mai con i primi
Continua il periodo non proprio felice di Marc Marquez. El cabronçito non riesce mai ad avvicinarsi alle posizioni che contano. Impegnato per lo più in una battaglia per il quinto posto con Alvaro Bautista continua a perdere punti importanti in classifica generale e adesso dovrà vedersela anche con un ritrovato Andrea Dovizioso. Se non cambia subito marcia il catalano potrebbe abbandonare anticipatamente la lotta per il titolo iridato.
La domenica nera di Aleix Espargaro
La gara di Aleix Espargaro parte malissimo: penalizzato per essersi mosso in anticipo rispetto al semaforo. Poi la sua corsa continua ancora peggio con errori su errori che lo relegano sempre in fondo al gruppo. Poi conclude la sua domenica nera con un ritiro. Per lui una gara da dimenticare in fretta.