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GP d’Italia, riecco l’emendamento che può salvare la gara di Monza

Il presidente della Regione Lombardia è disposto a investire 20 milioni di euro a patto che scatti la defiscalizzazione dell’operazione.
A cura di Vito Lamorte
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Negli ultimi giorni sono state fatte più ipotesi sulla nuove strade da intraprendere per salvare la gara di Monza (sponsor unico e turismo legato all'Expo in programma a Milano) ma pare che una buona notizia ci sia: l'emendamento che era stato stralciato dalla Legge di Stabilità è stata approvata a dicembre dal Parlamento dovrebbe essere inserito nel decreto milleproroghe che sarà discusso in aula giovedì. Siamo di fronte alla richiesta del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che è disposto a rilevare le quote di due comuni, Milano e Monza, nella società di gestione dell'autodromo, per costituire un nuovo ente che sia in grado di far funzionare la struttura che nel 2022 festeggerà i 100 anni. Il presidente leghista è disposto a investire 20 milioni di euro a patto che scatti la defiscalizzazione dell'operazione che, in caso contrario, verrebbe a costare oltre 8 miliardi di euro.

Il presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani, ha dichiarato che servono 40 milioni di euro per salvare il Gran Premio di Monza, ma si tratta di una cifra che l'ente non ha a disposizione. Andrea dell'Orto, Ivan Capelli e Francesco Ferri, nuovo direttore generale dell'autodromo, vogliono provare a dare uno slancio nuovo all'attività della pista brianzola che ha perso dal calendario quasi tutte le gare di cartello (SBK, 1000 km di Monza, WTCC tanto per citare le principali) e ciò ha portato il fatturato ad essere condizionato per l'80% dalla Formula 1.

Il boss della Formula 1, Bernie Ecclestone, vorrebbe chiudere il contratto con l'organizzazione della gara di Monza entro il Gran Premio di Monaco ma il tempo stringe e si sta cercando la migliore soluzione per salvare la gara di uno dei circuiti più importanti del circus.

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