GP della Malesia story, 2006: l’ultimo acuto italiano in Formula 1 (ad oggi)
In questo week end la Formula 1 sarà di scena a Sepang per il GP della Malesia dove continuerà il duello tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel per il titolo iridato. Un Gran Premio, quello malese, che conserva gran bei ricordi per l’Italia. Non solo per le vittorie di Michael Schumacher o per il primo successo ottenuto con la Ferrari da Sebastian Vettel, ma anche e soprattutto perché proprio in questa gara, ormai 11 anni fa, c’è stata l’ultima affermazione di un pilota italiano nel campionato mondiale di automobilismo più prestigioso.
Italia vincente in F1: ricordi lontani
Formula 1 e Italia è un legame indissolubile. Fin dalle origini piloti e auto del Bel Paese sono stati i protagonisti del grande circus, ma se solo la Ferrari, Ascari e Farina, sono riusciti a issarsi sul tetto del mondo, il numero di vittorie dei driver italiani nelle 67 edizioni del campionato fin qui disputate non è di certo impressionante. Sono infatti 41 i successi ottenuti dai nostri portabandiera, di cui ben 24 conquistati negli anni ’50 e ’60. Se è semplice ricordare la prima affermazione italiana nel mondiale di Formula 1, cioè quella di Nino Farina del 13 maggio 1950 nel GP di Gran Bretagna, nel primo Gran Premio di F1 della storia, è invece molto meno nota la data nella quale c’è stata l’ultima vittoria (ad oggi) di un pilota del Bel Paese in una gara del campionato mondiale, cioè il 19 marzo 2006.
La Renault è tornata grande
Siamo al secondo appuntamento della stagione, in Malesia sul circuito di Sepang. A fare la parte del leone, come nella stagione precedente, è la Renault, detentrice del titolo costruttori, che ha confermato il campione in carica Fernando Alonso e il romano Giancarlo Fisichella. Nella gara inaugurale in Bahrein lo spagnolo si è imposto davanti alla Ferrari di Michael Schumacher e la McLaren di Kimi Raikkonen, mentre l’italiano è stato costretto al ritiro per un problema di idraulica della sua R26.
La reazione di Fisico e cuore
Nelle qualifiche del sabato Fisichella sfodera una grinta incredibile che, unita alla superiorità del suo motore, gli permette di conquistare la pole position facendo fermare il cronometro sull’1’33’’840, davanti alla Honda di Jenson Button e alla William di Juan Pablo Montoya, quarto Schumi e solo settimo Alonso con l’altra Renault.
La tigre della Malesia è romana
In gara non c’è storia. Fisico è perfetto: nessun errore, gara controllata in testa dall’inizio alla fine, gestendo al meglio la propria vettura, senza rischiare mai di perdere la prima piazza. Un dominio assoluto dell’italiano che consente alla casa francese di centrare la seconda doppietta della sua storia, dato che Alonso, partito dalla settima posizione e con tanta benzina, riesce a rimontare fino al secondo posto, sopravanzando nel finale Jenson Button che dovrà accontentarsi del bronzo.
L’ultima volta dell’inno di Mameli sul podio
Per Fisichella, che non centra il “Gran Chelem”, solo perché il suo compagno di scuderia riesce a strappargli il giro più veloce in gara, si tratta del terzo successo nel campionato mondiale di Formula 1, mentre per tutti si tratta dell’ultima volta in cui si è sentito risuonare l’inno di Mameli su un podio di F1 (almeno per quanto concerne quello riservato al driver vincitore), in quanto dopo quel 19 marzo 2006 nessun italiano riuscirà (fino ad oggi) a far sventolare per primo la bandiera a scacchi in un Gran Premio della massima competizione automobilistica mondiale.