GP della Repubblica Ceca story, 2005: Valentino, Loris, Max e la festa italiana di Brno
Ci siamo. Dopo un mese di pausa estiva i protagonisti della MotoGP hanno abbandonato i costumi da bagno per rimettere la tuta e il casco in quel di Brno. La lotta al titolo iridato più equilibrata degli ultimi anni riparte infatti dal Gran Premio della Repubblica Ceca. Anche qui favoriti della vigilia sono i soliti noti: gli spagnoli Marc Marquez, Maverick Vinales e Dani Pedrosa e gli italiani Valentino Rossi, Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, con quest’ultimi che sognano di ripetere quanto successo il 28 agosto del 2005 quando sul podio di Brno sventolò solo la bandiera del Bel Paese.
La MotoGP ha un solo padrone: Valentino
In quella stagione si arriva in terra ceca per l’undicesimo appuntamento del Motomondiale e nella classe regina il dominatore incontrastato è Valentino Rossi che centra 8 vittorie (Spagna, Cina, Francia, Italia, Catalogna, Paesi Bassi, Gran Bretagna e Germania) nei primi 10 GP. A Brno però il Dottore è costretto a partire dalla seconda fila dopo una qualifica non felicissima, ma già dopo il primo passaggio riesce a prendere il comando della gara. Il suo più agguerrito rivale, Sete Gibernau, però non molla e qualche tornata più tardi lo ripassa dando così il via ad un duello spettacolare fatto di sorpassi e controsorpassi, derapate, staccate e pieghe che mandano in visibilio il pubblico. Marco Melandri dietro tiene il ritmo dei primi ma viene incalzato prima da Hayden e poi dalle due Ducati di Loris Capirossi e Carlos Checa.
Ed è subito Rossi vs Gibernau
Davanti intanto Rossi e Gibernau prendono il largo e dopo una fase in cui cercano di superarsi a vicenda, comincia un periodo fatto di giochi psicologici e di studio: Valentino fa un piccolo errore, Sete guadagna quasi mezzo secondo, ma il marchigiano recupera immediatamente il gap lasciando intendere che ne ha di più dello spagnolo. Lo capisce anche il pilota della Honda che a metà gara lascia passare la Yamaha numero 46 per sfruttarne la scia e poi tentare di beffarlo alla fine, ma il fenomeno di Tavullia non ci sta e rallenta a sua volta.
La risalita di Capirossi e Biaggi
Questo permette a Loris Capirossi e Alex Barros, che intanto si sono sbarazzati di Hayden, di riprendere l’iberico. A quel punto Gibernau mette da parte tutte le strategie e sorpassa nuovamente Rossi, inanellando una serie di giri record, mentre il Dottore resta sornione incollato agli scarichi della sua Honda. Nel frattempo da dietro risale anche Max Biaggi che, dopo esser partito decimo, riesce a raggiungere e superare Barros portandosi al quarto posto.
La Honda cede a pochi metri dal traguardo
Si arriva così all’ultimo giro. Valentino rompe gli indugi, si riprende agevolmente la testa della gara e saluta Gibernau che sembra destinato a doversi accontentare dell’ennesimo secondo posto. Ma ancora mancano da percorrere gli ultimi cinque chilometri e il colpo di scena è dietro l’angolo: la Honda di Gibernau cede di schianto a pochi metri dal traguardo costringendo lo spagnolo al ritiro. Ne approfittano Capirossi e Biaggi che chiudono rispettivamente in seconda e terza posizione.
Apoteosi italiana
Tre italiani sul podio che fanno entrare questo Gp di Brno di diritto nella storia con il campione del mondo in carica che colpisce ancora (9 vittorie su 11 gare) e dimostra la propria superiorità anche in una gara che alla vigilia vedeva come grande favorito lo spagnolo Gibernau che aveva dominato con autorità prove libere, prove ufficiali e warm up. Quella del 24 agosto 2005 fu dunque una domenica straordinaria per il motociclismo del Bel Paese con i tre tricolori a sventolare sul podio e con tre bandiere italiane issate sulla vetta della Moto GP dato che nella classifica iridata Valentino è al comando davanti a Biaggi e a Melandri che in Repubblica Ceca chiuse al sesto posto.