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GP di Assen story, 2007: è l’anno di Stoner ma all’Università il Dottore sale in cattedra

Domenica andrà in scena il GP d’Olanda e tra i protagonisti ci sarà ancora una volta Valentino Rossi che dieci anni fa proprio sul circuito olandese fu autore di una delle più belle rimonte della storia del Motomondiale. Partito undicesimo riuscì a recuperare tutti per poi sorpassare anche il dominatore della stagione Casey Stoner e andare a vincere.
A cura di Michele Mazzeo
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Ci siamo. Il week-end olandese del Motomondiale ha preso il via. Si correrà dunque su uno dei circuiti che hanno fatto la storia di questo sport, su quello che, prima delle sostanziali modifiche al tracciato del 2006, era considerato l’Università delle moto e che ancora oggi conserva comunque il suo fascino. Nel corso della lunga militanza nel calendario del Campionato Mondiale ad Assen ci sono state alcune gare che, se pur non decisive per la conquista di un titolo, hanno talmente emozionato gli appassionati da rimanere indelebilmente impresse nella mente degli amanti delle corse su due ruote. Spesso si tratta di imprese incredibili che hanno come protagonisti campioni molto amati dalla gente. È questo il caso di ciò che avvenne ad Assen il 30 giugno 2007 quando Valentino Rossi tirò fuori dal cilindro uno dei tanti conigli della sua  carriera.

Stoner e Ducati di un altro pianeta

Siamo nell’anno magico di Casey Stoner. La Ducati ha interpretato meglio della concorrenza nipponica il passaggio alla nuova cubatura (800cc) e ha messo nelle mani dell’australiano una gran moto. E così il numero 27 sta facendo sognare il popolo ducatista: 5 vittorie nelle prime 8 gare della stagione. Valentino Rossi invece sulla Yamaha alterna buone prestazioni a risultati di minor rilievo arrivando ad Assen per il GP d’Olanda, nono appuntamento stagionale, con un già pesante distacco in classifica da Stoner.

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Qualifiche bagnate: l’australiano si salva, Rossi affonda

Le qualifiche della MotoGP, condizionate dalle cattive condizioni atmosferiche, premiano con la pole quello che a detta di tutti è il pilota più bravo sotto la pioggia presente in griglia, vale a dire Chris Vermeulen su Suzuki. Il leader della classifica iridata con la sua Desmosedici riesce comunque a difendersi tenendo un buon passo e piazzandosi al secondo posto alle spalle del connazionale. Valentino sceglie invece il momento peggiore per centrare il miglior tempo e conclude con un deludente undicesimo posto. Ma il Dottore non si scompone: in gara non piove e Assen è la sua pista (aveva già vinto in cinque occasioni prima di quel giorno).

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Il solito Casey, ma il Dottore sale in cattedra

E così, pronti, via e Stoner prende immediatamente la testa della corsa, dettando il suo ritmo infernale fin da subito. Rossi parte bene e, sorpasso dopo sorpasso, recupera  posizioni su posizioni, risalendo il gruppo molto velocemente. Quando mancano ancora 19 giri al termine il fenomeno di Tavullia è già terzo, dietro all’australiano e al californiano John Hopkins, autore di una gara eccezionale con l’altra Suzuki. Nella testa del marchigiano comincia a farsi largo l’idea che l’incredibile rimonta sia possibile: gas a manetta e passo martellante.

Una rimonta da urlo

Dopo sei passaggi il 46 sorpassa lo statunitense e si mette all’inseguimento della Ducati con il numero 27. Ormai gli scarichi della Desmosedici sono lì a portata di sorpasso e così per diverso tempo si tiene mediamente sotto il mezzo secondo di distacco e, quando di giri alla conclusione ne mancano quattro, affonda il colpo: prima della variante che precede il rettilineo passa secco su Stoner e si piazza al comando. Il Dottore ha un altro passo e se ne va: prima che venga sventolata la bandiera a scacchi darà più di due secondi al ducatista.

https://www.youtube.com/watch?v=cE48zHsL3i4&t=1647s

L’ennesima perla di Valentino

Quella del 30 giugno 2007 è una gara che rimarrà a lungo nella memoria degli appassionati di motociclismo. Una vittoria che va ad incastonarsi nella personalissima collezione di perle targate Valentino Rossi. Un successo dopo un’entusiasmante rimonta che, se pur inutile ai fini della lotta per il titolo iridato, che andrà poi al dominatore di stagione Casey Stoner, rappresenta comunque una delle pagine più belle scritte dai protagonisti di questo sport.

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